LA RABBIA DEI PESCATORI DAVANTI A MONTECITORIO. ERANO PRESENTI ANCHE ALCUNI CIVITANOVESI

a17C’era anche una delegazione di pescatori civitanovesi ieri davanti a Montecitorio. Sembrava una protesta tranquilla e ironica ma nel pomeriggio è deragliata in scontri che hanno portato al ferimento di cinque manifestanti. Dopo una raffica di bombe carta lanciate verso il palazzo della Camera e verso le forze dell’ordine i pescatori sono stati caricati. “Vergogna e assassini”, le urla all’indirizzo della polizia schierata a blindare la piazza e a contenere una protesta che era degenerata. Dei cinque feriti, due sono stati portati all’ospedale San Giovanni. Uno di loro ha una gamba fratturata. La polizia, visionando i filmati delle telecamere della piazza, identifica cinque manifestanti che ora rischiano di essere denunciati. “Siamo venuti qui ad elemosinare – ha gridato uno dei pescatori – e non a fare queste pagliacciate. Siamo lavoratori e padri di famiglia. Ora voi picchiateci pure ma da qui noi non ci muoviamo”. Così dopo la rabbia dei tassisti e quella dei camionisti ora esplode quella dei pescatori. Le ragioni della protesta dei pescatori riguarda il caro gasolio e i vari adempimenti introdotti dal regolamento comunitario sui controlli, a partire dalla licenza a punti entrata in vigore nel 2012, che comportano oneri per il settore in crisi da anni. E già nei giorni scorsi i pescatori avevano iniziato le agitazioni, dal Tirreno all’Adriatico, con le barche ferme in vari porti italiani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *