LA LAMBERTUCCI BACCHETTA COMI, “IL COMMISSARIAMENTO DEL PD PROVINCIALE UN ATTO INOPPORTUNO E GRAVE”

Leggo con stupore quanto sta accadendo nel PD Provinciale di Macerata. Se la ricostruzione giornalistica è corretta il segretario regionale ha di fatto “commissariato” il partito provinciale senza che ce ne fossero i presupposti e senza il rispetto delle forme previste dallo statuto regionale in caso di dimissioni del segretario provinciale. La sottoscritta, in data 2/4/2015 ha trasmesso le proprie dimissioni, dietro richiesta esplicita del segretario regionale ad affrettare questo percorso nonostante le liste non fossero state ancora approvate dall’assemblea regionale. Queste dimissioni non sono mai state accettate in via formale dal segretario regionale né è mai stato dato avvio al percorso statutario che prevede la convocazione dell’assemblea provinciale per la verifica della possibilità di eleggere un segretario in sostituzione di quello dimissionario. Comprensibile la scelta del presidente dell’assemblea di non procedere a questo adempimento nei 15 giorni successivi, visto che si era nel pieno della campagna elettorale regionale, meno comprensibile la scelta di nominare un comitato di reggenza e un commissario straordinario come ha fatto il segretario Comi, peraltro annunciandolo a mezzo stampa senza mai scrivere o notificare a nessuno tale decisione. Più grave ancora è che il commissario abbia partecipato a riunioni regionali convocati per discutere degli indirizzi per la formazione della giunta regionale, all’oscuro degli altri reggenti e senza nessun mandato politico espresso dalla direzione o dall’assemblea. La discussione politica di questi giorni, che il partito provinciale (e quello regionale) non dovrebbe cloroformizzare, riguarda l’analisi del voto regionale nei territori, gli indirizzi programmatici territoriali da fornire al nuovo governatore e i criteri nell’individuazione degli assetti di governo della regine e degli enti collegati. Ma tale opera di indirizzo deve essere lasciata agli organi statutari, legittimamente eletti e democraticamente formati. Il PD provinciale di Macerata non registra episodi di malgoverno, di malagestione o di infiltrazioni criminali perché attentissima, anche sotto il profilo finanziario, è stata la gestione degli ultimi due anni di governo. Pertanto ritengo che il commissariamento sia un atto inopportuno e grave, soprattutto se fatto al di fuori delle più elementari regole di convivenza stabilite dallo statuto regionale. Aderisco, seppur idealmente (in quanto non eletta direttamente in assemblea o in direzione provinciale), alla richiesta di convocazione della direzione e dell’assemblea provinciale rappresentandone l’urgenza, per ristabilire democrazia e regolarità ad una fase delicata ed evitare che in questa fase il PD provinciale sia rappresentato da chi ha titolo e mandato collettivo e non sia asservito a concezioni padronali.

Teresa Lambertucci
Segr. Prov. (dimissionaria) PD Macerata

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