LA CASA PER LA PRIMA ACCOGLIENZA: CITTAVERDE, “SI PASSI AI FATTI CONCRETI”

a2Da Citt@verde riceviamo e pubblichiamo:

In queste settimane si è parlato e polemizzato sulla emergenza umanitaria dei ROM e non solo che non hanno dove passare le notti di questo duro inverno. Le povertà avanzano anche dietro vetrine scintillanti del Centro.
Cittadinanza Attiva ha avuto il merito di porre concretamente e su di un terreno pieno di ostacoli il problema. Chi governa non solo ha il dovere di occuparsi concretamente nel limite delle possibilità del problema di chi è letteralmente in mezzo alla strada sfuggendo da passerelle mediatiche-politiche o peggio indicando razzismi inesistenti ma di mettere in campo subito soluzioni e indicando prospettive.
In questa vicenda dei senza casa è intervento anche Mons.Conti. In una intervista ad una TV locale si è dichiarato disponibile alla collaborazione che ha in progetto la realizzazione di un Centro di Accoglienza ma anche specificato che oggi è impossibilitato ad accogliere i senza tetto nei locali ex Caritas di Via Parini perché questi sono attualmente occupati abusivamente ( Jolly Rogers).
Pur non condividendo questo inciso sappiamo bene che la Chiesa in particolare le Confraternite hanno fatto della Casa un impegno prioritario tanto che negli anni 80 hanno realizzato a Civitanova Alta il Villaggio della Solidarietà dando una casa a tante famiglie.
Oggi però c’è una emergenza e in quanto tale occorre che tute le istituzioni facciano un salto di qualità concreto e urgente. Oggi occorre che le istituzioni laiche,pubbliche e religiose mettano in rete una solidarietà attiva urgente per far fronte a questa specifica emergenza accoglienza.
A Civitanova il Comune e le sue emanazioni hanno case non abitate e lasciate all’incuria è uno schiaffo a chi è in mezzo alla strada. Invece del Progetto Comunale che punta al bussines con privati attraverso immobili Comunali che nulla ha di sociale era possibile ed è possibile mettere in moto un Progetto di Solidarietà legato alla Casa come accoglienza. Questo progetto sarebbe stato l’equivalente da quanto realizzato per gli sfrattati co che l’amministrazione di Sinistra ha fatto alla fine degli anni 70 dalla Giunta di Sinistra realizzando i 15 alloggi della “Palazzina per gli sfrattati”di via Verga.
Sappiamo bene che quello che indichiamo ha carattere emergenziale ma da qui si può concretamente partire. Oggi serve una RETE di solidarietà per l’emergenza CASA. In questa RETE possono entrare abitazioni di proprietà della Chiesa e delle Confraternite come quelle abitazioni attigue alle Chiese di Campagna(Santuario S.M. Apparente-Chiesa San Savino-Chiesa Madonna degli Angeli), la casa di proprietà ATAC a Civitanova Alta, il Casolare di campagna di proprietà del Paolo Ricci. Una riflessione va fatta sull’edificio Comunale ex Liceo Classico, ecc. Siamo preoccupati per tutto questo e per la distrazione del Sindaco e dell’assessore ai servizi sociali in questo tempo di spartizione e di nomine per le Presidenze alle municipalizzate ai Servizi Sociali. Una distrazione che ha purtroppo palesato l’ assenza di un Progetto Organico sull’accoglienza legata alla Casa. Vogliamo sperare che in questa direzione venga recuperato il tempo perso, le energie e le risorse necessarie per realizzare con quanti disponibili e la Chiesa, la realizzazione una RETE per case di prima accoglienza e per emergenze umanitarie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *