L’ 8 MARZO DELLE PARI OPPORTUNITA’

In occasione della Festa Internazionale della Donna, l’Idv, ha deciso di organizzare banchetti e volantinaggio su tutto il territorio nazionale, al fine di distribuire materiale informativo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alle pari opportunità e sulle nostre proposte legislative in campo. A Civitanova l’appuntamento è per l’8 marzo, in Corso Umberto I dalle 16 alle 20. Saranno presenti, per testimoniare il loro impegno, la vice presidente dell’assemblea legislativa Marche Paola Giorgi e la coordinatrice provinciale donne IDV Norma Rastelli. “In un momento così delicato per la vita del Paese, dove la figura femminile viene quotidianamente calpestata e mortificata, -scrivono dall’Idv- vogliamo testimoniare il sostegno a tutte le donne che combattono quotidianamente e con forza per il rispetto dei propri diritti e della propria dignità. La giornata dedicata alla valorizzazione del ruolo della donna assume quest’anno un significato intenso. Al colore giallo della mimosa, il fiore dl risveglio della vita dopo il dramma della guerra, si unisce, con le straordinarie manifestazioni del 13 febbraio “Se non ora quando”, il rosa dell’impegno e della passione delle donne. Donne che hanno portato nelle piazze la loro voce, tenace e determinata. Le donne hanno testimoniato il bisogno di una società più giusta e rispettosa dei diritti, delle donne degli uomini, e hanno rivendicato un ruolo da protagoniste. Molte donne avvertono la necessità di un apporto femminile alla politica nuovo e più incisivo, le donne dell’Idv mettono a disposizione il loro tempo, la loro serietà, la loro passione e si attiveranno nei ruoli istituzionali e politici ricoperti perché questo si realizzi al più presto e sempre di più. Le donne dell’Idv, anche in questo giorno di festa,vivono con sdegno le vicende che hanno visto protagonista il presidente del consiglio e che hanno svelato un uso spregiudicato e disinvolto del potere e del denaro, oltre ad una concezione strumentale del rapporto uomo donna. Tutto ciò non si concilia con le regole di serietà e condotta irreprensibile previste per chi assume incarichi istituzionali, come sancito dalla costituzione. Prima che essere reato da accertare, tale comportamento è, con certezza, un’offesa alla dignità della donna e all’immagine della vita istituzionale. Saremo nelle piazze e di tante città per ascoltare, ed accogliere chi vuole unirsi al nostro percorso politico”.

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