JOYCE LUSSU NEL RICORDO DELLA SCRITTRICE E AMICA ANTONIETTA LANGIU

c5Persona spigolosa, molto piena di sé, quasi autoritaria. Certo, bastava approfondire appena la sua storia per averne rispetto e ammirazione intellettuale. Conosciamo Joyce Lussu attraverso le parole della scrittrice e amica Antonietta Langiu, è uno dei soci fondatori del “centro studi Joyce Lussu”. Di origine sarda, Antonietta Langiu è nata a Berchidda in provincia di Sassari. Il suo legame con Joyce non è solo letterario o storico, la loro è stata una amicizia interrotta solo dalla scomparsa di Joyce.

Come vi siete conosciute?
Eravamo in casa di amici comuni. La signora Beatrice Muzi che vive a New York, dopo aver sposato un americano aveva invitavo a cena anche me e mio marito in quel caldo agosto del 1991. Avevo 55 anni allora. In quella casa eravamo una ventina di persone e Joyce era lontana da me, era seduta accanto a mio marito. In quel tempo da poco i miei familiari si erano accorti della mia passione per la scrittura e mio marito deve avere detto qualcosa a Joyce perché lei ad un certo punto, durante la cena mi ha detto da lontano “Ho saputo che scrivi, perché non mi fai leggere le tue cose?” D’impeto le risposi che non amavo far leggere ad altri i miei pensieri e lei rispose che, quando si scrive, lo si fa non solo per sé ma anche per gli altri. Non le risposi, ma quando ci siamo salutate mi ha detto “domani vieni a casa mia e portami i tuoi racconti da leggere”. Ero terrorizzata l’indomani, sapevo che se a Joyce il racconto non piaceva poteva anche diventare sgarbata nei modi. Sono andata a casa sua accompagnata da mio marito. Finito di leggere i miei racconti mi ha detto “sono belli, devi farli pubblicare, serviranno a far conoscere la Sardegna”. Così, con il suo aiuto ho pubblicato il mio primo libro dal titolo a Sa contra. 102 pagine in cui era scritta la mia vita, a Sa contra è quell’ammasso di rocce granitiche che si trovavano nella parte posteriore della mia casa di campagna, in Sardegna. Da questa Sa contra vedevo la strada in lontananza … Non avevo mai pensato di pubblicare un libro, prima di conoscere Joyce.

Quale è secondo lei l’attualità di Joyce?
Lei era avveniristica. Aveva questa visione del futuro … Il suo rispetto della natura, la sua passione per la democrazia. Diceva spesso che valeva la pena leggere Vandana Shiva, l’ambientalista indiana. E’ stata lungimirante Joyce … nel 1977 già scriveva dell’acqua come dell’elemento vitale dell’universo e scriveva del corretto uso che se ne deve fare.

Che battaglie oggi porterebbe avanti?
Lotterebbe per la libertà delle donne. Non sono stati fatti grandi passi avanti in questo senso negli ultimi anni. Nel 1944 fece il suo primo viaggio in Sardegna, nel paese del marito, Emilio Lussu e lì ha dato vita all’unione delle donne sarde, erano gli anni tra il 40 ed il 55. Lotterebbe per salvaguardare la cultura e per la morale che oggi sono andate a farsi benedire … Era anche anticlericale, secondo lei le chiese pensavano troppo alla politica. Non amava particolarmente Padre Agostino Gemelli.

Perché è ancora considerata un personaggio scomodo?
Perché era una donna molto combattiva. Soprattutto ha sempre combattuto con i dirigenti di partito, che lasciavano da parte le donne. E’ ancora oggi considerata un personaggio scomodo perché diceva sempre quello che pensava.

In vista dei festeggiamenti per il centenario della nascita, a lei come piacerebbe che venisse ricordata?
Ci stiamo muovendo per questo, a Cagliari, nel centro studi, a Firenze, a Bologna. Ci saranno convegni a tema su quelli che erano i temi più importanti per Joyce.

Quali pensa che siano le sue contraddizioni, per non farne un quadro idilliaco?
Questa è una domanda davvero difficile. Chi di noi non è pieno di contraddizioni? Lei è stata sempre molto concreta, secondo me, nel perseguire i suoi obiettivi non si è contraddetta.

Come e se la scrittura di Joyce Lussu ha influenzato la sua?
Non sono stata influenzata da lei perché quando l’ho conosciuta ero già una persona matura. Ero troppo grande per lasciarmi influenzare da qualcuno. Di Joyce ho trovato interessante la sua storia, ero affascinata dalle situazioni che ha affrontato … quello che amo di più di lei sono le sue poesie, i suoi versi liberi, quello sguardo sulla realtà vera … era una politica-poetessa o il contrario. Comunque era tutte e due le cose.

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