JASON, UNA PERIZIA PER STABILIRE SE LA MADRE AL MOMENTO DEI FATTI ERA CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE

Una perizia della Procura di Ascoli per accertare se Katia Reginella, la donna di 25 anni in carcere per la scomparsa del figlioletto Jason di due mesi e mezzo, era in grado di intendere e di volere al momento dei fatti. Lo ha chiesto il legale della donna, accusata tra l’altro di maltrattamenti aggravati dalla morte e occultamento di cadavere, in concorso con il marito, Denny Pruscino. Pure quest’ultimo si trova in carcere. Differenti le versioni della coppia, per di più modificate varie volte nel corso dell’inchiesta. Per Pruscino, il piccolo sarebbe morto a causa di un incidente domestico in cui lui non sarebbe coinvolto. Secondo l’ultimo racconto della 25enne invece, sarebbe stato proprio Pruscino ad averlo ucciso, sbattendolo in terra in un impeto di rabbia.

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