INTERROGAZIONE DI MICUCCI SULLA LOTTIZZAZIONE DI AREE PEEP A FONTESPINA

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, il capogruppo del PD, Francesco Micucci, ha illustrato i contenuti della sua interrogazione inoltrata al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco,  riguardante le opere pubbliche realizzate negli anni novanta nell’ambito della lottizzazione delle aree PEEP (Piani per l’Edilizia Economica e Popolare), comprese tra le via Saragat, Vasco de Gama e James Cook, comprese le intersezioni Magnaghi, Pisani, Malaspina, nella zona di Fontespina, riguardanti, in primo luogo, vie e marciapiedi, opere ritenute “di fatto private”.
Opere mai prese in carico dal Comune perché, a detta degli allora tecnici comunali, non erano conformi agli standard previsti. Nel ’97 fu addirittura intentata una causa dall’allora amministrazione comunale nei confronti delle cooperative lottizzanti, durata anni e che non ha portato ad alcuna condanna risarcitoria.
Il tutto è rimasto fermo anche nel 2015 quando l’allora sindaco Corvatta diede incarico all’Ufficio Tecnico di rivalutare il progetto di risanamento della zona, ma il risultato è stato ugualmente negativo in quanto nessuna colpa venne ravvisata dalle cooperative interessate.
“Sta di fatto – ha puntualizzato Micucci – che l’intero quartiere di trova in uno stato di abbandono manutentivo che dura da oltre trenta anni.  Un altro aspetto negativo è da ravvisarvi negli atteggiamenti delle amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli anni, che si sono sempre trincerate il diniego di prendere a carico le opere di urbanizzazione, strade e aree aperte del quartiere che sono state sempre utilizzate da ogni cittadino e dalle amministrazioni come “pubbliche”. Del resto, sulle vie interessate, sono sempre transitati autobus di linea, mezzi della nettezza urbana, non trascurando il transito delle scolaresche per accedere alle strutture eistenti”.
L’intervento sanatorio riguardante le vie interessate, venne quantificato nel 2015 dall’allora dirigente dei Servizi Tecnici, Stefano Stefoni,  in circa 350.000 euro, prevedendo anche una compartecipazione dei residenti alla spesa per il ripristino dei luoghi, notevolmente deteriorati.
Naturalmente la finalità dell’interrogazione è quella dell’assunzione del necessario interessamento dell’Amministrazione Comunale in quanto le carenze ravvisate rientrano chiaramente nel contesto delle opere pubbliche che gli abitanti del quartiere giustamente richiedono e sollecitano.

 

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