L’esame dei documenti sequestrati nella sede di Forza Nuova e nell’abitazione del coordinatore provinciale Fn di Macerata Tommaso Golini ha occupato la giornata investigativa di ieri, dopo che Golini era stato iscritto dal procuratore Giovanni Giorgio nel registro degli indagati per lo striscione ‘Kyenge torna in Congo’ affisso davanti alla sede del Pd per protestare contro la proposta di concedere la cittadinanza onoraria al ministro dell’Integrazione. A Golini gli agenti della Digos hanno sequestrato anche alcuni telefoni cellulari, dai quali si cercherà di risalire ad ad eventuali contatti con altre persone coinvolte nell’organizzazione ed esecuzione del blitz. Nel garage del giovane gli agenti hanno prelevato anche un vaso di colla fresca, un pennello e materiale vario di Forza Nuova. Il difensore, l’avv. Antonio Maria Golini, ha commentato che se gli elementi indiziari a carico del suo assistito sono questi, attenderà con fiducia l’esito di un giudice terzo.