Dal 1991, le falde acquifere del Basso bacino del Chienti sono contaminate da sostanze chimiche tossiche come tricloroetano e tricloroetilene, usate nell’industria calzaturiera. L’inquinamento interessa 26 km² tra le province di Macerata e Fermo, coinvolgendo diversi Comuni, tra cui Civitanova e Porto Sant’Elpidio.
A seguito di nuovi monitoraggi effettuati dall’Arpam, sono emerse ulteriori contaminazioni da nitrati, ferro e manganese. La gravità della situazione ha spinto il Comune a emettere una nuova ordinanza: vietato l’uso delle acque prelevate dai pozzi privati per fini alimentari e irrigazione di colture destinate a persone e animali.
È inoltre proibito collegare questi pozzi agli impianti idrici domestici già serviti dall’acquedotto cittadino, per evitare la contaminazione della rete pubblica.
I pozzi potranno essere utilizzati solo dopo analisi chimiche favorevoli, rilasciate da enti pubblici o laboratori privati autorizzati. Nonostante la gravità e la lunga durata del fenomeno, le bonifiche restano incerte e la politica continua a non intervenire in modo risolutivo.
A suo tempo Arpam monitorando i pozzi per irrigazione(quelli autorizzati) nel basso Bacino del Chienti ne fece chiudere perchè i quinati.la provincia di MC vista la grave situazione e i pericoli fece realizzare a piane di Chienti, dopo aver individuato una falda idrica “potabile” ,una costosa condotta idrica dove gli agricoltori e famiglie della zona potevano allacciarsi.Con le famiglie non si trovò accordo sulla tariffa e la condotta non fu mai attivata e ormai è marcita.Questo fatto rende perfettamente chiaro quanto la classe politica dirigente di CS e di CdX sia stata completamente incapace di affrontare una emergenza per anni tenuta sotto il tappeto come la polvere.