“PROVINCIA INDIFFERENTE ALLE DONNE”

giorgi_di_pietro

Il 25 novembre scorso si è celebrata la “Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne”. Un appuntamento importante, un’occasione per riflettere e per fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione che lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha definito “un’emergenza su scala mondiale”. Chi da protagonista e chi da spettatore, conosciamo tutti le dimensioni e le ripercussioni di questa violenza sociale nella vita di tutti i giorni. Per questo mi sorprende l’indifferenza con la quale l’amministrazione provinciale ha accolto questa giornata. Nessuna iniziativa, nessun dibattito pubblico e tanto meno nessun momento di riflessione e di rispetto che da donna prima e da coordinatrice delle donne IDV poi, non posso né accettare né condividere. Ricordo alla Provincia e a chi l’amministra, l’entità del problema: secondo una indagine Istat, nelle Marche il 34,4% delle donne  intervistate è stata vittima di violenza e il 16,4% l’ha subita all’interno delle mura domestiche. Problema verso il quale, la Regione Marche, invece, ha promosso protocolli d’intesa tra istituzioni pubbliche e private e le realtà associative e di volontariato presenti nel territorio. La proposta dell’Italia dei valori è di potenziare i servizi sociali specificatamente in questa direzione: aprire centri di ascolto diffusi sul territorio, offrire una specifica consulenza legale, creare momenti di socializzazione che permettano alle donne di superare la diffidenza e la paura ad aprirsi, monitorare le situazioni di disagio e difficoltà, istituire un contatto diretto con le forze dell’ordine per agire in sinergia con i servizi sociali. Auspico, con fiducia e speranza, che in futuro l’azione culturale e di sensibilizzazione possa permettere a tutte le donne di vivere serenamente ed in sicurezza, senza più la paura di dover subire quella violenza che ieri come  oggi è presente nella nostra società e che sempre più spesso, per paura o per vergogna, non viene denunciata. C’è un altro aspetto che vorrei sottolineare. In campagna elettorale, più volte il Presidente della Provincia aveva promesso una nutrita presenze di donne nella sua compagine amministrativa. Nei fatti, invece, le cose sono andate diversamente: una sola donna oggi assessore alla Cultura. Non è certo questo il contributo e la sensibilità che ci aspettiamo dalla Provincia.