IN 15 FANNO UN DIGIUNO DI 48 ORE PER GAZA A PORTO RECANATI

Dalle 20 di venerdì 30 maggio alle 20 di domenica 1° giugno, quindici attivisti del gruppo Saturdays for Palestine hanno digiunato per 48 ore consecutive in corso Matteotti, davanti all’ex scuola Diaz, per esprimere solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza. Un’iniziativa forte e simbolica, che ha visto la partecipazione attiva di decine di persone, trasformando il presidio in un punto di incontro, riflessione e resistenza civile.
Durante le due giornate, oltre al digiuno collettivo, il presidio ha ospitato una veglia permanente con distribuzione di materiale informativo, laboratori creativi, proiezioni di documentari sul genocidio in atto a Gaza e momenti musicali improvvisati da artisti che hanno voluto contribuire spontaneamente. A parlare, nel corso dell’evento, sono stati anche rappresentanti di Amnesty International, del Coordinamento Marche per la Palestina, della Casa del Popolo 10 F e diversi attivisti per i diritti umani.
Tra i partecipanti al digiuno c’era anche Virginia Grace Ritacca, cittadina canadese con origini calabresi, residente da 15 anni a Scossicci. “Questa iniziativa è un gesto minimo, ma necessario, per non rimanere in silenzio davanti a ciò che sta accadendo in Palestina”, ha dichiarato.
Donato Caporalini, docente di filosofia al liceo Leopardi di Recanati e tra i promotori del gruppo, ha sottolineato la dimensione ideologica del conflitto: “La filosofia di Israele è il colonialismo di insediamento. Si punta a occupare la maggior parte dei territori, a spese del diritto e della vita del popolo palestinese”.
Il presidio, che da 64 settimane si tiene ogni sabato pomeriggio alle 18 sempre a Porto Recanati, ha messo a disposizione banchetti con gadget e informazioni su come aderire alle campagne internazionali di boicottaggio verso aziende israeliane o complici del regime di apartheid, promuovendo strumenti digitali come l’app Boycat, utile per individuare i prodotti da evitare.
Nel video realizzato da Alessandro Trevisani (montaggio di Michele Tonti), le voci dei protagonisti – tra cui Rodolfo Salustri e Patrizia Zaccarelli – raccontano la fatica fisica del digiuno, il caldo, la fame, ma anche la determinazione di chi non vuole restare indifferente.
Un gesto semplice ma carico di significato, che ribadisce il bisogno urgente di una mobilitazione civile continua per i diritti umani e la giustizia in Palestina.

3 risposte

  1. Andrea ha detto:

    Vorrei ricordare a tutti che l Italia è stata liberata dal nazifascismo a suon di bombe americane… migliaia di civili morti… I soldati di Israele cercano di colpire Hamas, uccidono civili per effetto collaterale, quando sparano I missili non vedono in faccia chi andranno a uccidere.. Mentre i miliziani di Hamas hanno tolto la vita alle loro vittime guardandole negli occhi.. come fossero delle bestie.. Portando I cadaveri a Gaza come trofei tra la folla di palestinesi esultanti ed inneggianti il loro dio… Mah… È voi fate il digiuno con le kefie hahaha totalmente inutile

  2. Paolo ha detto:

    Israele vincerà!!!! Palestina libera da Hamas!!!!

  3. Antonella ha detto:

    Grazie per quanto il gruppo di Portorecanati sta facendo da molto tempo a favore della popolazione di Gaza.Gesti e azioni,esempio di coraggio,di sensibilizzazione a tutela del rispetto dei diritti umani.

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