Wladimiro Tulli (4.9.1922-28.2.2003) del quale la nostra città si onora di avere la scultura della Resistenza in piazzale Gramsci, è, come tutti sanno, un artista che è stato un vero protagonista dell’arte del nostro territorio, riferito in particolar modo al secondo dopoguerra. Come pittore è stato più volte presente nella nostra città.
“Sicuramente tra i più attivi nel mondo culturale e sociale – ricorda di lui il critico Daniele Taddei – sempre pronto a cimentarsi e confrontarsi con gli altri, non rinunciando mai a frequentare pittori, scultori, scrittori tra i più affermati d’Italia e non solo. Ricordiamo a tal proposito le amicizie con Marinetti, Fiamma Vigo, Poliakoff, Burri e tanti altri. In questi giorni i lavori di Tulli (del quale vediamo un’opera) sono esposti nella mostra “Vedutisti Visionari” in corso di svolgimento nel “Nino Cafè” di via Roma di Mascerata, nella quale ho voluto ricordarlo assieme a tre artisti marchigiani, come Craia, Trotti e Bartolini, e poi, con artisti del calibro di Morlotti,
“ Con il titolo “Vedutisti e Visionari” – ci ha ancora illustrato Taddei – ho desiderato far conoscere quelli che sono i paesaggi dell’anima, partendo da quello che l’occhio vede ma con la metabolizzazione interiore, riportando le immagini a pura essenza. Ancora una volta la dimostrazione che tutta l’arte è figurazione e la distinzione finale sia ha esclusivamente tra l’iconografia e l’aniconografia. Questi due grandi contenitori raccolgono tutti i linguaggi possibili ed inimagginabili. Ancora una volta l’arte rafforza il proprio mistero, l’appartenenza ad un mondo meraviglioso, fantastico, che comunque vale sempre la pena entrarvi”. Capitando in questi a Macerata, è, dunque una bella occasione per entrare nel mondo pittorico di un artista del quale un po’ tutti serbiamo un vivissimo ricordo. La mostra, difatti, per il suo alto contenuto è stata prorogata fino al giorno 19 luglio.


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