IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA LEGALITA’

Il Comune di Civitanova ha aderito al “Protocollo d’intesa per la legalità, lo sviluppo e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore ricettivo-alberghiero e nelle attività economico-commerciali” già approvato dal Ministero dell’Interno. Lo scorso 8 aprile, la Giunta ha recepito il documento trasmesso dalla Prefettura di Macerata ed ha deliberato l’adesione al protocollo, ritenendo di condividere pienamente tutte le considerazioni che ne costituiscono il fondamento.
“La situazione emergenziale derivante dalla diffusione del Covid-19 – si legge nel documento inviato dalla Prefettura – ha causato una notevole sofferenza della liquidità a disposizione di famiglie ed imprese in conseguenza del blocco forzato delle attività produttive dell’intero Paese. Per fronteggiare la situazione, le autorità governative hanno tempestivamente adottato specifiche misure di natura economico-finanziaria e sociale, volte a scongiurare il rischio di ricorso a canali non ufficiali di accesso al credito.
Il pericolo di inquinamento criminale appare ancora più consistente e concreto in quei contesti territoriali, come quello della provincia di Macerata, dotato di una diffusa vocazione imprenditoriale e turistica e al contempo particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria del contagio da Covid-19, e pertanto significativamente esposto al pericolo di condizionamenti ed infiltrazioni di organizzazioni criminali che ricorrendo a forme di “welfare di prossimità illegale” possono iniettare nel circuito economico locale ingenti quantitativi di denaro, frutto di pregresse attività illecite”.
“L’Amministrazione ha accolto favorevolmente la proposta di aderire a questa importante iniziativa sul fronte della legalità pensata per questo periodo di grave crisi – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – Il modello operativo dei Protocolli di legalità tra Prefetture ed Enti è sicuramente tra gli strumenti più efficaci per individuare strategie ed interventi per implementare il livello di efficacia dell’attività di prevenzione contro le infiltrazioni criminali. La ripresa economica che si profila al termine della pandemia sarà reale solo se famiglie ed imprese che lavorano nel rispetto della legge potranno sentirsi al riparo da chi cercherà di approfittare di un contesto di estrema debolezza del tessuto produttivo”.
Tra i principali impegni per i comuni previsti dal Protocollo, ci sono accurate verifiche sulle autocertificazioni prodotte a corredo della Scia in caso di nuove aperture, subingressi o variazioni relative alle strutture ricettive di cui alla L.R. 11 luglio 2006 n. 9 ed agli esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione, della somministrazione di alimenti e bevande e degli stabilimenti balneari. Si ravvisa inoltre l’utilità di prevedere ulteriori e più ampie forme di verifica, monitoraggio e controllo sono tese a contrastare il pericolo di infiltrazioni criminali, a tutela della libertà economica e della libera concorrenza, in particolare tramite l’estensione delle cautele antimafia all’interno del comparto turistico e dei citati settori commerciali, a norma del D.Lgs. 159/2011 (codice delle leggi antimafia), nonché attraverso il costante monitoraggio sulle vicende inerenti i beni aziendali e sulle relative titolarità.

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