Da Antonio Secchiari, presidente del Consiglio di Istituto
Scuola Secondaria di 1°grado “L.Pirandello” di Civitanova Marche riceviamo e pubblichiamo:
“Quello che è accaduto nella scuola elementare di Via Regina Elena, i genitori che hanno provveduto ad imbiancare l’aula dei propri figli, è solo la punta di un iceberg che nasconde i tanti problemi che oggi affliggono la scuola pubblica italiana, alcuni risolti a fatica grazie all’impegno dei bravi dirigenti scolastici, del personale docente e non, e dei genitori degli alunni che non si sottraggono a sostenere, anche economicamente, l’istituzione scolastica.
Già lo scorso anno il Ministero, bloccando i crediti che la scuola aveva nei suoi confronti, aveva tagliato quasi il 50% dei finanziamenti concessi.
Ad esempio, nel bilancio della scuola media statale “Luigi Pirandello”, finirono, su ordine del Ministero, nel capitolo “Z”, tra le somme non più riscuotibili e quindi non più utilizzabili, circa la metà delle entrate, c.ca 120 mila euro, su un bilancio complessivo di c.ca 250 mila euro.
Ulteriori tagli, del 30%, verranno apportati nell’anno scolastico appena iniziato.
Purtroppo stiamo assistendo al più massiccio tentativo di “smantellamento” della scuola pubblica mai avvenuto nel nostro Paese, spesso il finanziamento ministeriale per il funzionamento scolastico è insufficiente, l’anno scorso, sempre alla Pirandello, dovemmo integrarlo con altri fondi, reperiti anche dal contributo “volontario” dei genitori.
I progetti extracurriculari sono divenuti sempre più a pagamento, alcuni di essi presentano costi così alti da divenire insostenibili per le famiglie meno abbienti, discriminando, di fatto, quegli alunni che non potranno beneficiare di nessun arricchimento dell’offerta formativa, la scuola rischia di non essere più “uguale per tutti”.
E se il Governo Berlusconi, per mano del Ministro Gelmini, si dimostra “persecutore” della scuola pubblica italiana, favorendo invece la scuola privata, l’Amministrazione Comunale di Civitanova Marche, anch’essa di centro destra, appare quanto meno “insensibile” a questi problemi.
Non bastano le giustificazioni dell’assessore alla pubblica istruzione a mascherare la scarsa attenzione rivolta al mondo scolastico civitanovese, nel bilancio comunale i fondi destinati alla scuola sono scarsi, insufficienti: la carenza di aule in alcuni plessi scolastici, ad esempio nella scuola dell’infanzia di Via dei Mille, la mancata manutenzione, compresa l’imbiancatura, delle aule e delle strutture tutte, palestre e servizi, il mancato ottenimento della certificazione di idoneità statica di tanti edifici che ospitano le scuole, dimostrano che, per la Giunta Mobili, la scuola pubblica non è una priorità.
Investire nella formazione dei nostri figli significa investire nel nostro e nel loro futuro, nel futuro dell’intero sistema democratico; sanità pubblica e scuola pubblica sono infatti i cardini delle democrazie.
Mi sento di ringraziare le madri e i padri che hanno provveduto all’imbiancatura delle aule, ma non verrei che questo diventi una regola e che ci si limitasse ai riconoscimenti; occorre infatti rendere consapevoli tutti i cittadini di quello che sta avvenendo, del tentativo subdolo di smantellamento che la nostra scuola pubblica sta subendo, affinché si possa far giungere, a chi ci amministra, la nostra voce di protesta”.