Carabinieri all’Hotel House di Porto Recanati dove, negli scorsi giorni, i controlli ad un nigeriano avevano fatto emergere alcune irregolarità. Era stato arrestato per reati in materia di droga nella capitale lo scorso anno, perché colto con oltre un kilo di stupefacente, ed aveva chiesto di espiare la pena a Porto Recanati. Ma i frequenti accessi dei militari dell’Arma che, dalla Stazione di Porto Recanati e dal Radiomobile di Civitanova, effettuavano i controlli, non si limitavano a verificare la sua presenza. In più occasioni erano stati trovati in casa altri personaggi, in violazione alle prescrizioni della magistratura di Piazzale Clodio. Le puntuali segnalazioni partite dalla Caserma di Viale Europa al Tribunale capitolino hanno fatto emettere un ordine di carcerazione. Il nigeriano, 21 enne pregiudicato, è stato arrestato pertanto dai carabinieri porto recanatesi e condotto nella casa circondariale di Ancona dove continuerà ad espiare un anno e dieci mesi di pena.
Intanto i controlli di questi giorni, al grattacielo multietnico, riscontrano un clima più sereno e sempre più collaborativo, nei confronti dei militari dell’Arma, da parte di molti residenti. Neanche i mesi estivi, che storicamente aumentavano il numero di “accasati” dovuto spesso al loro arrivo dalle metropoli, hanno mutato l’inversione di tendenza di questi ultimi mesi caratterizzati da una decisa spinta interna a collaborare con le forze dell’ordine per rigenerare l’ambiente.
A due passi dall’House, la notte scorsa, è stata intanto identificata una carovana di nomadi che si era accampata nel suolo che costeggia la statale. Avevano già sostato, con 12 camper e roulotte per poche ore, nell’area di protezione civile vicina a Montorso e, dopo l’intervento di 6 pattuglie di Carabinieri (nella foto) e Polizia Municipale, si erano spostati a ridosso della zona di Santa Maria in Potenza. Anche qui sono stati identificati e invitati a liberare l’area.