GRATTERI AFFASCINA IL PUBBLICO A CIVITANOVA MARCHE

Una testimonianza molto intensa quella del magistrato Nicola Gratteri che a Civitanova per ben due ore ha tenuto alta l’attenzione delle oltre 400 persone (in centinaia non sono riusciti ad entrare per il tutto esaurito e le severe misure di sicurezza) che hanno affollato la sala riunioni del liceo Da Vinci. Gratteri ha raccontato la sua esperienza professionale e di vita, costretto a vivere sotto scorta da vent’anni. Scampato ad un attentato, Gratteri è una delle figure che meglio conosce i meccanismi della ‘Ndrangheta. Malavita che, ha detto il magistrato, “non spara più, non incendia più le auto ma offre servizi”, diventata “componente del capitalismo urbano”
L’incontro è stato organizzato dalla rete delle associazioni giovanili e del volontariato di Civitanova. Oltre al magistrato Gratteri ha visto la presenza dello storico e scrittore Antonio Nicaso , insieme hanno scritto il libro ”Fuori dai confini” la ‘ndrangheta nel mondo.
Tanti i ragazzi presenti che hanno avuto la possibilità di rivolgere domande ai due ospiti che hanno più volte sottolineato l’importanza di avere un’istruzione per essere liberi. A moderare l’incontro l’avvocato Giuseppe Bommarito che ha ricordato come anche a Civitanova siano presenti personaggi legati alla Ndrangheta e l’avvocato Pietro Siciliano.
“Ndrangheta e camorra ha detto Gratteri sono qui per comprare tutto ciò che è in vendita: alberghi ristoranti pizzerie e il fatto che i mafiosi comprano uno o due alberghi non riguarda solo gli imprenditori, ma riguarda tutti. Se ci sono tre supermercati e il mafioso costruisce il quarto supermercato con i soldi della cocaina potrà vendere a un prezzo più basso, attirerà maggiori clienti e a quel punto detta l’agenda e il mercato.” Così inizia il radicamento sul territorio e come ha detto Gratteri “faccio opinione, parlo con i giovani, porto la cocaina, mi faccio votare alle elezioni, manipolo la politica. E’ l’inizio della fine. Il brigantaggio e il terrorismo sono stati sconfitti perché erano fuori dal potere costituito mentre le mafie servono al potere storicamente.”
“Parlando della sua attività ha detto :”abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo realizzato l’aula bunker con mille posti a sedere rispettando la distanza covid, un’aula bunker informatizzata tra le principali anche in Europa e tutto questo in quattro mesi. Se si vogliono fare le cose si fanno anche in zone disagiate. C’è gente di potere a cui diamo fastidio ma in questi anni abbiamo ripulito all’interno e all’esterno da tutti i punti di vista, siamo credibili tanto che si fidano e ora oggi c’è una lista d’attesa di 250 persone che vogliono parlare con me. La cosa più importante è che abbiamo ridato speranza e la gente calabrese questo lo sa. Poi molti cercano di discreditarci ma sono allenato a controllare il sistema nervoso e a mangiare pane e veleno. Terminata la serata i due protagonisti si sono trattenuti per autografare con dedica i tantissimi libri venduti.

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