Tra dicembre 2021 e gennaio 2022, al Centro sportivo “Paolinelli” di Ancona, un infermiere ha orchestrato un giro di false vaccinazioni anti Covid in cambio di denaro, finalizzato al rilascio illegittimo del Green Pass. L’inchiesta, denominata “Euro Green Pass” e condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, ha portato all’individuazione di 77 indagati, per i quali è stata fissata l’udienza preliminare al 21 novembre 2024. Le indagini, che si avvalsero di video riprese grazie a una microcamera nascosta, hanno svelato come persone provenienti anche da altre regioni d’Italia si recassero al centro vaccinale per ottenere il Green Pass senza essere realmente vaccinate.
Tra gli indagati, sei individui svolgevano il ruolo di intermediari, procacciando persone disposte a pagare fino a 400 euro per una falsa vaccinazione. Tra loro figurano un avvocato, imprenditori e commercianti locali. Le accuse principali sono corruzione e peculato.
Sono l’avvocato Gabriele Galeazzi, 53 anni, di Ancona, un ristoratore di Civitanova, Daniele Mecozzi, 47 anni, la commessa di un supermercato di Ancona, Daniela Maria Zeleniuschi, 43 anni, rumena, l’imprenditore anconetano Stefano Galli, 52 anni, un pensionato con un passato sindacale, Edmondo Scarafoni, 75 anni, di Fabriano e una ristoratrice e operatrice balneare di Civitanova Marche, Maria Francesca Lattanzi, 54 anni. L’infermiere avrebbe fatto tutto questo dietro un compenso che sarebbe arrivato anche a 400 euro a paziente contesta la procura.
Parallelamente, sono state archiviate alcune posizioni, come quella di Liana Spazzafumo, dirigente dell’Agenzia Regionale Sanitaria, inizialmente coinvolta per via di intercettazioni, ma successivamente scagionata.