Visibilmente soddisfatta, Fiorella Mannoia si è esibita al meglio nella data zero del nuovo tour Fiorella Sinfonica – Live con Orchestra al Teatro Rossini, in una serata che ha registrato il tutto esaurito e, soprattutto, un’atmosfera magica, come solo una grande artista sa creare.
Fiorella Mannoia era accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura, diretta dal maestro Rocco De Bernardis. Ha ripercorso i grandi successi del suo repertorio, reinterpretandoli con nuove sfumature, e ha proposto canzoni di grandi artisti del passato in versioni personalizzate. Prima di ogni brano, una presentazione toccante guidava il pubblico verso una comprensione più profonda della canzone stessa.
Il concerto è stato un viaggio tra amore, consapevolezza, speranza e denuncia, dove la musica si è fatta portatrice di un forte impegno culturale e sociale. Grande emozione ha suscitato il brano che racconta la storia di una madre che vede la figlia partire lontano per realizzare il proprio progetto di vita, accettando quel distacco per il suo bene. Intensa anche la riflessione sulla guerra e sul genocidio in atto in Palestina, con il coraggio di denunciare una tragedia che molti preferiscono ignorare.
Un momento particolarmente significativo è stato l’esecuzione di Disobbedire, il brano che dà il titolo al suo ultimo album, uscito alcuni mesi fa. “Disobbedire quando la tua coscienza ti dice che quella cosa non va bene” – un messaggio potente che ha risuonato con forza tra il pubblico.
Nella parte finale del concerto, Mannoia è scesa tra gli spettatori, coinvolgente e disponibile, e ha cantato Il cielo d’Irlanda, concedendosi anche alcuni selfie con i più fortunati. In chiusura, ha ringraziato il calore del pubblico e si è scusata per eventuali imperfezioni, spiegando che in una data zero qualche imprevisto è normale.
Ha poi salutato il pubblico con un brano improvvisato, eseguito da sola, senza orchestra: una canzone del 1954 che racconta di un uomo che riceve una cartolina di leva ma rifiuta di andare in guerra, dichiarando che non ucciderà nessuno e non impugnerà le armi. Un pezzo di incredibile attualità, che si chiude con un messaggio potente:
“E a tutti griderò di non partire più, e di non obbedire per andare a morire per non importa chi.”
Prima di congedarsi, Mannoia ha voluto esprimere il suo legame con questa terra, ricordando con affetto le sue origini: sua madre è infatti di Castelraimondo. In modo simpatico, ha voluto omaggiare il pubblico parlando con accento marchigiano in un paio di frasi nei saluti finali, rendendo il momento ancora più speciale.