FALSI VACCINI, L’INFERMIERE E I PROCACCIATORI (TRA CUI I DUE CIVITANOVESI) CHIEDONO IL PATTEGGIAMENTO

Nuovi sviluppi nella vicenda dei falsi vaccini che coinvolge 77 imputati accusati di peculato, corruzione e falso. Tra loro compaiono anche nomi noti di Civitanova. Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti coloro che hanno optato per il dibattimento, mentre per i nove imputati che hanno scelto il rito abbreviato è stata richiesta una pena di tre anni e quattro mesi di reclusione.

Si tratta di persone provenienti anche dalla provincia di Macerata, che si erano recate presso l’hub vaccinale per ottenere il green pass senza sottoporsi alla reale somministrazione del vaccino. La sentenza è attesa per il 5 giugno, dopo la conclusione delle arringhe difensive.

L’inchiesta ha fatto emergere un sistema con sei “procacciatori” di clienti che indirizzavano le persone all’infermiere vaccinatore Emanuele Lucchetti, accusato di finte inoculazioni in cambio di denaro o favori. Per lui si prospetta una condanna a tre anni con patteggiamento.

Hanno scelto la via del patteggiamento anche l’imprenditore Stefano Galli, la banconista rumena Daniela Maria Zeleniuschi, il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi e l’imprenditrice balneare Maria Francesca Lattanzi. Per i “procacciatori” si ipotizza una pena a due anni.

L’indagine era partita a fine 2021. Secondo l’accusa, alcuni cittadini avrebbero pagato fino a 500 euro per ottenere una falsa dose vaccinale e, di conseguenza, il green pass, allora obbligatorio. Gli sviluppi della vicenda sono attesi nelle prossime settimane.

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