Nelle prime ore di oggi nelle province di Rimini, Ravenna, Pesaro-Urbino e Napoli, i carabinieri dei Nas di Bologna – coadiuvati dai colleghi di Parma, Napoli e dai Carabinieri dei rispettivi Comandi Provinciali – hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Rimini per l’applicazione di dieci misure cautelari, di cui una agli arresti domiciliari, due obblighi di presentazione alla Pg e sette interdittive del divieto di esercizio della professione sanitaria, per i reati di corruzione e falso ideologico.
Le attività investigative hanno permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza a carico di un dentista e medico convenzionato con l’Ausl della Romagna il quale, avvalendosi dell’intermediazione di due persone di fiducia (con il ruolo di procacciare soggetti interessati), si faceva consegnare 250 euro per ogni falsa attestazione della somministrazione del vaccino anticovid-19 (mediante l’inserimento dei dati nella piattaforma informativa vaccinale regionale) in realtà mai avvenuta, in favore di numerosi pazienti (tra assistiti e non, alcuni dei quali provenienti anche da fuori regione) al fine di consegnare loro il Green pass. Un’operazione fotocopia di quanto accaduto al
nell’hub del Paolinelli ad Ancona dove secondo l’accusa un infermiere di 51 anni addetto alle vaccinazioni presso l’hub del capoluogo marchigiano fingeva di iniettare la dose del vaccino anti-Covid a persone, provenienti da mezza Italia, in cambio di centinaia di euro – da 300 a 500 – per ottenere un (finto) Green pass Covid-19. Nell’inchiesta denominata “Euro green pass” sono finiti a vario titolo anche noti personaggi di Civitanova.