EX CECCOTTI: UN JURASSIC PARK DI LEGALITA’, DI DIRITTI E DI MISERIE

ceccottiDa Citt@verde riceviamo e pubblichiamo:

“Dalla Padella alla brace. La scoperta (ma tutti sapevano) che l’ara ex Ceccotti era  una sorta di terra di nessuno dove trovava  rifugio un territorio  extralegale  fatto di clandestini, migranti, rom  e microcriminalità mette in evidenza che per anni non solo la città ha avuto evidenti falle sotto il profilo della sicurezza ma anche che la politica urbanistica delle destre -specie per quanto riguarda quell’area- è stata improntata a pasticci amministrativi ad oggi ancora irrisolti.
 
Se quell’area è in quelle condizioni è perché è stata inghiottita nel vortice dell’inconcludenza politica per approdare a scelte urbanistiche  che ci consegnerà l’ennesima e inutile cementificazione
 
Se oggi alle spalle del Centro sfavillante abbiamo una sorta di buco nero che inghiotte legalità, solidarietà, diritti,ecc. vuol dire che qualcosa -dalle politiche urbanistiche a quelle sociali e alla legalità- qualcosa non ha funzionato.
 
Perché quell’area ex Ceccotti si è trasformata sotto gli occhi di tutti e  ell’indifferenza di troppi in una sorta di Jurassic Park dell’illegalità, del degrado umano e in un inferno dei diritti.
 
Oggi le forze  dell’ordine ha ripristinato la legalità. Sono stati cacciati i clandestini, consegnati i migranti ai CPT, ecc.
 
C’è da chiedersi ma cosa si fa per la solidarietà, per  l’accoglienza? C’è anche da ricordare che Civitanova ha anche manifestato grande solidarietà e con le associazioni del volontariato ha manifestato su questo fronte concreto impegno. Sull’accoglienza, i diritti, la legalità va approfondita la riflessione e non ridurla solo ad un problema di “ordine pubblico”.
 
La brace dopo la padella è la trasformazione dell’area ex Ceccotti in area direzionale, commerciale, ecc. Con la solita variante al PRG si  crede di sistemare il Centro Urbano e contemporaneamente di “fare il ripulisti”di soggetti  indesiderati”.
 
Ci si ostina così a non comprendere che l’Urbanistica è anche questione sociale  e che accoglienza, legalità e sicurezza vanno se una città  punta alla qualità della vita e alla socializzazione dei luoghi .
La ex Ceccotti non deve trasformarsi da ex lager fatto di diseredati e micro criminalità ad area ad alta densità urbanistica e cementificata.
L’area dell’ex Ceccotti aveva e ha ancora una vocazione naturale: quella di cerniera che dovrebbe unire con un uso ecosostenibile fatto di verde pubblico, servizi e parcheggi, metro di superficie la città fratturata dalla  linea ferroviaria.
 
Occorre che i più riottosi verso questa scelta leggano con attenzione attraverso le scelte urbanistiche fatte le linee di tendenza che la Giunta vuole imprimere  alla città e al suo tessuto sociale. Ormai è evidente che lo sviluppo dei servizi, del commercio che attrarrà grandi flussi di traffico è quello che viene prefigurandosi con l’ampliamento della Zona Commerciale, il Civita Park, la nuova Fiera,ecc.
 
In questa strategia l’area ex Ceccotti non sarà più un JURASSIC PARK della legalità e dei diritti ma un INUTILE  MOSTRO di CEMENTO direzionale diverrà purtroppo un complesso avulso dalla vita  d’insieme del centro urbano.

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