Un’evasione fiscale di oltre 12 milioni di euro è stata accertata dalla Guardia di Finanza nei confronti di tre società attive nel distretto calzaturiero e amministrate da cittadini di origine pakistana. L’attività è stata condotta dalla Compagnia di Macerata nell’ambito di controlli mirati alla tutela del comparto produttivo locale delle pelli, del cuoio e delle calzature.
I finanzieri, sotto la guida del capitano Francesco Magliocco, hanno approfondito le verifiche su tre imprese che avevano destato sospetti per alcune anomalie nei dati fiscali. Le indagini, supportate dall’incrocio di informazioni provenienti da banche dati operative, hanno portato alla luce gravi irregolarità.
Tra le violazioni emerse figurano la mancata istituzione e conservazione delle scritture contabili obbligatorie, la deduzione di costi non pertinenti all’attività economica svolta e l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali per più periodi d’imposta. I militari hanno ricostruito le somme sottratte al fisco sulla base dei bilanci d’esercizio e delle dichiarazioni presentate, calcolando un totale superiore ai 12 milioni di euro tra redditi non dichiarati, costi indeducibili, IVA e IRAP non versate.
Nel corso dei controlli è emerso inoltre che, nel 2023, due delle società coinvolte avevano utilizzato crediti d’imposta inesistenti per compensare debiti tributari. In particolare, avevano dichiarato spese per la formazione del personale legate a fondi del PNRR, mai effettivamente sostenute, per un ammontare di 137 mila euro.
Le violazioni rilevate sono state segnalate all’autorità giudiziaria e comprendono reati come l’omessa dichiarazione, l’occultamento o distruzione di documentazione contabile, l’omesso versamento dell’IVA e l’indebita compensazione.
L’operazione rientra nel più ampio impegno della Guardia di Finanza per garantire la legalità economico-finanziaria e tutelare la concorrenza leale tra imprese, soprattutto in settori chiave del territorio come quello calzaturiero.
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