Da solo, guidando la sua Fiat Ulysse. Così Enrico Letta, è entrato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La notizia della convocazione del vicesegretario del Pd, Enrico Letta, al Quirinale è rimbalzata immediatamente sulla stampa estera diventando breaking news del Wall Street Journal. Anche il francese Le Figaro l’ha messa in apertura del suo sito online.
AMATO, SODDISFATTO PER L’INCARICO A LETTA – Soddisfatto di Enrico Letta presidente del Consiglio incaricato? “Assolutamente sì”. Sono le uniche parole di Giuliano Amato, arrivato ora al Vittoriano per la presentazione della mostra su Machiavelli.
ALFANO A PD, DIREMO NO A GOVERNICCHIO BALNEARE – “E bene chiarire al Pd che per noi non ci sarà un nuovo caso Marini, non daremo il sostegno a uno di loro cui loro non daranno un sostegno reale, visibile”. Lo dice Angelino Alfano. “Se si tratta di un governicchio qualsiasi, semibalneare, lo faccia chi vuole, ma noi non ci stiamo”.
BONANNI, VORREI RENZI IN ESECUTIVO MA NON DA SOLO – “Mi piacerebbe che Matteo Renzi si misurasse con il governo. Ma non lui personalmente: lui con tanti altri. Perché si governa insieme, non con una sola persona che promettendo mari e monti finite con il rovinare sia i mari sia i monti”. Lo dice il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Quanto all’imminente incarico, Bonanni sostiene: “Sia Letta sia Alfano sono due ottimi politici. La saggezza del presidente della Repubblica farà il resto”.
BRUNETTA, LETTA? L’AVEVAMO INDICATO COME AMATO – Letta premier? “Avevamo indicato a Napolitano tanto Amato quanto Letta e Berlusconi non aveva posto alcun veto su altri. La preferenza era di indicare la persona più qualificata e apprezzata da Napolitano, Berlusconi aveva rimesso nelle mani di Napolitano il giudizio finale”. Queste le parole di Renato Brunetta (Pdl) a Tgcom24. “Il Presidente della Repubblica deve poter scegliere in autonomia, noi non abbiamo posto veti”. Vicepremier in quota Pdl? “Le elezioni sono finite in pareggio, il Pd ha preso Camera e Senato, ora prenderà la Presidenza del Consiglio, ha confermato una persona straordinaria ma di sinistra alla Presidenza della Repubblica, quindi lascio agli altri le valutazioni. L’eventuale delegazione del Pdl dovrà essere funzionale al programma. Se nella discussione del programma non ci saranno dei punti per noi fondamentali non ci sarà il governo con il Pdl. Il primo punto? Abolizione e restituzione dell’imu. O ci saranno i nostri dieci punti programmatici o diremo che questo governo non fa per noi. La durata del governo? Un’intera legislatura, deve essere un governo forte, politico e di legislatura che sia forte in Europa”.
FASSINA, E.LETTA IN CAMPO, PUO’ ESSERE SOLUZIONE EQUILIBRIO – “Noi avevamo nomi, soluzioni interne di grande qualità ma abbiamo preferito evitare di costituire intralci rispetto a un lavoro delicato. Comunque l’ipotesi Letta é in campo, è forte, potrebbe essere una soluzione di equilibrio”. Lo ha detto a Radio Capital il deputato del Pd Stefano Fassina spiegando che i Dem non hanno fatto nomi a Napolitano per Palazzo Chigi. Quanto a Berlusconi, secondo Fassina Berlusconi avrebbe detto “no a Renzi perché lo ha avrebbe messo in difficoltà”.
FERRERO, LETTA? E’ NOMINA DI ‘TRILATERAL COMMISSION’ – “La probabile nomina di Enrico Letta a presidente del Consiglio segna la piena continuità con il governo Monti: entrambi fanno parte della Trilateral Commission, fondata da Rockefeller e che costituisce uno dei centri di direzione più rilevanti del capitalismo internazionale”. Lo afferma il segretario del Prc, Paolo Ferrero. “Il fatto che la Trilateral continui a nominare i presidenti italiani significa che siamo stati definitivamente trasformati in un protettorato, in cui la sovranità del popolo italiano è un puro simulacro. Facciamo appello a tutte le forze di sinistra per costruire una opposizione unitaria a questo ennesimo governo dei poteri forti”, conclude.