Questa notte si è conclusa una importante operazione antidroga e di forte contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito del dispositivo “ESTATE SICURA”, a salvaguardia dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, stroncando definitivamente un rifornimento “spagnolo” e sgominando una banda di Civitanova Marche con interessi illegali nella Val Musone. L’operazione denominata “Testa di Moro” è stata portata a termine dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Osimo, diretti dal Luogotenente Luciano Almiento e coordinati personalmente dal Cap. Raffaele Conforti, con la collaborazione della Compagnia CC di Civitanova Marche, consentendo di individuare e arrestare tutti i componenti della banda e scoperchiando un lauto “bottino” fraudolento di droga, denaro e armi. L’attività di P.G., è iniziata alle ore 18:00 circa di ieri e fino alle successive ore 03:30 odierne. Sono stati impiegati nr. 22 militari e nr. 10 mezzi di cui nr.4 in tinta civile.
In sintesi i risultati conseguiti:
La banda, già individuata ed oggetto di indagini, era seguita e controllata da tempo, nei suoi spostamenti e nei contatti con altri gruppi malavitosi locali e stranieri, facenti parte a pieno titolo di un sodalizio criminoso, dedito alla consumazione dei reati contro il patrimonio e contro la persona, consumati negli ultimi tempi in tutta la Val Musone fino ad arrivare nella zona industriale anconetana della Baraccola. I proventi illeciti accumulati venivano riciclati ed investiti nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aumentandone gli introiti, alimentando il mercato recanatese e di tutta la val musone, in modo da garantire un abituale tenore di vita al di sopra delle reali possibilità dei componenti della banda. Ieri sera, l’epilogo dell’attività predatoria banditesca, grazie alla mirata e premiante attività repressiva dei militari di questo Nucleo Operativo e Radiomobile. Difatti alle ore 19:00 circa di ieri, nel contesto dell’articolata attività investigativa che permetteva di individuare nella città di Valencia un “canale spagnolo” di rifornimento di droga; tutto il personale impiegato, operava una serie di posti di blocco nei pressi degli svincoli autostradali di Ancona Sud-Osimo, Loreto-Porto Recanati e Civitanova Marche, attendendo l’arrivo di un’autovettura Skoda Felicia proveniente proprio dalla missione spagnola e fortemente sospettata di aver effettuato un carico di stupefacenti.
Dalle indagini di P.G. era emerso che il veicolo era partito giovedì scorso da Civitanova Marche per Valencia con a bordo tutta la banda costituita da quattro persone (tre uomini e una donna) con il compito di acquistare, a basso costo, un carico di sostanza stupefacente tipo “Hashish” da un interlocutore locale, un magrebino in corso di identificazione, rientrando immediatamente in Italia, dormendo in auto e senza soggiornare in alcun posto per evitare sospetti.
Alle ore 20:00 circa, il veicolo giungeva all’uscita del casello autostrale di Civitanova Marche, prontamente bloccato da due macchine “civette”, con lo svincolo completamente militarizzato e sbarrato alla circolazione, intrappolando ed immobilizzando i quattro componenti della banda.
Sul posto veniva eseguita una perquisizione personale e veicolare, effettuata in modo accurato anche nelle parti meccaniche e nel motore e che dava esito positivo.
Infatti, nel paraurti posteriore dell’autovettura era stato ricavato un alloggiamento dove venivano trovati celati ed avvolti in un lenzuolo bianco intriso di benzina, per sviare eventuali tracce e confondere le ricerche con eventuali cani antidroga, nr. 15 panetti, di sostanza grezza, scura e compatta, avvolti in cellophane trasparente, del peso complessivo di Kg. 1,507 di sostanza stupefacente del tipo “HASHISH”, nonché una busta in plastica contente la somma contante di €. 2.650,00, risultata provento del traffico di stupefacente ed un’agenda con numerosi appunti ed elenco di nominativi e denaro da ricevere, oggetto di indagini.
Pertanto i quattro soggetti, insieme con il veicolo, venivano condotti presso la caserma di Osimo per gli ulteriori accertamenti di Polizia Giudiziaria.
Ivi giunti, la sostanza rinvenuta risultava positiva al “Narcotest” ed effettivamente identificata in “hashish”, quantificata in Kg. 1.507 di sostanza purissima e pronta per essere spacciata, in quanto se immessa sul mercato clandestino avrebbe fruttato una somma pari ad € 5.000,00 circa.
Tutti i componenti della banda venivano dunque arrestati, sottoposti al fotosegnalamento e rilievi dattilosopici, ed identificati per:
autista:
PRINCIPI Giorgio, nato a Montecassiano (MC) il 30.01.1960, residente a Civitanova Marche (MC), divorziato, imprenditore, pluripregiudicato;
passeggeri: .
SAGRIPANTI Marco, nato a Civitanova Marche (MC) il 29.07.1979, ivi residente, celibe, disoccupato, incensurato;
CALZA Germana, nata a Civitanva Marche (MC) il 05.09.1963, ivi residente, separata, impiegata, incensurata;
PALMIOLI Andrea, nato a Civitanova Marche (MC) il 29.03.1992, ivi residente, celibe, operaio, incensurato.
Nel contesto di tale attività, si accertava che il veicolo era sprovvisto di assicurazione, in quanto munito di una polizza assicurativa contraffatta. Altresì venivano eseguite perquisizioni domiciliari anche presso le abitazioni degli arrestati in Civitanova Marche (MC), con esito positivo.
Difatti presso l’abitazione di CALZA Germana, veniva rinvenuta una pistola ad aria compressa Cal. 4,5, mentre in quella di PALMIOLI Andrea, veniva trovata una pistola marca “Societè d’Armes Paris” Cal. 6,35, munita di caricatore con tre proiettili di cui uno in canna, pronta per l’uso, risultata oggetto di furto consumato in Bologna in data 29.03.1984.
Le immediate indagini sulle armi ed alcuni schizzi planimetrici trovati in abitazione, permettevano di acclarare come la banda stesse organizzando e preparando una rapina con assalto in banca presso una nota filiale di Osimo (AN).
Gli arrestati, venivano inquisiti per il reato di: “Detenzione e Traffico di stupefacenti ai fini di spaccio – art. 73 del D.P.R. n. 309/90 – Detenzione abusiva di armi o munizioni – art. 697 del C.P. – Falsita’ in scrittura privata e uso di atto falso – artt. 485 e 489 delC.P.”, e su disposizione dell’A.G. di Macerata, nella persona del Sost. Proc. di turno Dott. Claudio RASTELLI, gli uomini venivano tradotti e reclusi nella Casa Circondariale di Ancona-Montacuto, mentre la donna nel carcere femminile di Camerino (MC).
La sostanza stupefacente rinvenuta, il denaro, l’autovettura, le armi e il munizionamento venivano sottoposti a sequestro.