I controlli e le ispezioni attuate nella giornata di ieri nell’Hotel House di Porto Recanati, dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova marche, hanno svelato alcuni retroscena inquietanti. Una ventina di militari erano fiondati all’alba nel palazzone multietnico per censire quegli appartamenti in cui si sospettava fossero giunti “nuovi arrivi” di cittadini stranieri che, in questi giorni di agosto, smerciano sulle spiagge della costa civitanovese.
In un monolocale l’amara sorpresa: 16 stranieri in due ambienti, stipati come le sardine, costretti a dormire fianco a fianco persino in cucina, fra le stoviglie unte e bisunte, in condizioni igieniche quanto mai indecorose. Asiatici e magrebini, con il loro bagaglio di chincaglierie, giunti da una decina di giorni ed approdati all’hotel house. I sottufficiali della stazione di porto recanati hanno intuito fossero stati oggetto di speculazione e, nella sola serata di ieri – in un tour de force che durava dalla notte – hanno ricostruito la vicenda. Con l’aiuto di due carabinieri della compagnia civitanovese, che parlano bene l’arabo ed il francese, i giovani “ospiti” dell’appartamento dell’house hanno fatto outing spiegando di essere lì da pochi giorni o settimane, di aver avuto contatti con un pakistano che gli chiedeva dai 100 ai 200 euro al mese ad ognuno di loro per fornirgli il posto letto. L’affittacamere abusivo è stato prontamente intercettato, identificato e segnalato all’autorità del capoluogo maceratese. Subito è stata elevata contravvenzione al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevede una sanzione da 2.000 ai 40.000 euro per l’esercizio abusivo di tale attività. Una squadra dell’ASUR è stata accompagnata dai carabinieri sul luogo per eseguire un accertamento sanitario sulle precarie condizioni igieniche.
