E’ stata consegnata in questi giorni alla Procura della Repubblica di Macerata la relazione peritale sull’autopsia eseguita dal medico legale Loredana Buscemi sul cadavere di Anna Maria Gandolfi di 57 anni, uccisa dal marito Amedeo Belli al culmine di una violenta lite avvenuta il 27 marzo scorso nell’abitazione di via Montarice a Grotte di Porto Recanati. La perizia ha stabilito che la donna ha battuto il capo contro lo spigolo del tavolo della cucina riportando la frattura della base cranica e quella dell’osso frontale e della regione nasale, con una grave emorragia che le ha bloccato le vie respiratorie tanto da morire in pochissimi minuti. Il marito, Amedeo Belli, difeso dagli avvocati Paolo Giustozzi e Valeria Attili, si trova attualmente agli arresti domiciliari a Loreto. Il litigio sarebbe scoppiato perché la donna, dalla quale lui viveva separato, non intendeva lasciare l’abitazione di Porto Recanati, per la quale stava per ricevere l’ingiunzione di sfratto in quanto il marito aveva difficoltà a continuare a pagare l’affitto.