Ci mancava anche questo. Dopo anni e anni e soldi, tanti soldi spesi dai cittadini della provincia di Macerata per lo smaltimento dei rifiuti, ancora una volta, proprio quando ormai sembrava fatta, ecco vedere i tempi per la realizzazione della discarica a Fosso Mabilia, allontanarsi ancora. Questo perché il terreno su cui si dovrebbe realizzare la discarica risulta essere inquinato. Azoto ammoniacale, nitriti e arsenico, e poi tante bottiglie di diserbanti e pesticidi. Ritrovamenti che fanno ipotizzare tra le altre cose, l’ipotesi del sabotaggio. Intanto il Cosmari fa sapere che “se venisse provato il dolo, deve essere chiaro a tutti che la parte lesa sono i 300mila cittadini della provincia di Macerata. Se si è trattato davvero di un sabotaggio, temo -dice il presidente del Cosmari Daniele Sparvoli- che le ricadute siano state sottovalutate perché i danni impatteranno sull’ambiente ma anche sull’erario e sulle famiglie. Per i rifiuti oggi siamo costretti a spendere di più, perché li abbanchiamo fuori provincia, cosa che dovremo continuare a fare se sarà necessaro bonificare il terreno o, peggio ancora, individuare un altro sito per la discarica provinciale”. Domani si faranno ulteriori prelievi nel terreno.