DIPENDENZE: SGLAVO, “LA MIGLIORE PREVENZIONE E’ L’EDUCAZIONE, UN CORRETTO E SANO STILE DI VITA”

sglavoParlare dei temi e delle problematiche del sociale è sempre per me qualcosa che comporta una inevitabile e sentita partecipazione umana. Lo è ancora di più la tematica delle dipendenze e della tossicodipendenza. “Con piacere ma anche con grande impegno e convinzione -sostiene l’assessore ai Servizi Sociali Antonella Sglavo- intendiamo presentare questa campagna di prevenzione e di informazione sulla droga dal titolo DIPENDI DA TE”.

“Questa iniziativa è nata dall’ascolto di persone che in passato hanno avuto problemi di tossicodipendenza, dagli spiacevoli eventi di cronaca di questa estate che hanno visto purtroppo morire un ragazzo giovanissimo di questa parrocchia, eventi che purtroppo non sono sporadici e momentanei. Tutti i giorni la stampa ci testimonia eventi di spaccio , di criminalità e di morte che vede coinvolte persone giovanissime che scelgono di ammalarsi, che scelgono di morire. Sono convinta come assessore dei servizi sociali e come giovane donna che il problema della tossicodipendenza non è relegabile esclusivamente ad un disagio individuale del giovane, ad un malessere di tipo esistenziale ma credo che esso sia un problema sociale e quindi dell’intera comunità su cui tutti dobbiamo interrogarci e sul quale dobbiamo scuotere le nostre coscienze. Le Istituzioni non possono restare indifferenti a queste tematiche perchè ci sono responsabilità enormi da parte anche degli adulti, delle famiglie, degli educatori e anche della politica. Sulle nuove generazioni si riversano tutte le conseguenze negative di questa crisi che stiamo vivendo negli ultimi anni e che non è una crisi solo economica ma anche etica, morale culturale e dunque di smarrimento dei valori. Il degrado sociale e la povertà umana a cui assistiamo in questi anni difficili a volte mi preoccupa più di quella economica, più delle nuove criticità economiche che stanno emergendo. Il problema della tossicodipenzdenza, dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti e di assunzione di alcool non è un problema solo recente ma in questi ultimi anni e in questo contesto storico e sociale esso sta assumendo tratti e caratteristiche preoccupanti. Le nuove generazioni con tutte le insicurezze che derivano dal sistema economico moderno della nostra società sono potenzialmente più a rischio perchè soggetti più fragili. Abbiamo negato loro un futuro e le prospettive nelle quali calare i loro sogni e purtoppo spesso noi adulti non riusciamo ad essere più guide autorevoli e persone di riferimento per i nostri figli. Mancano negli adolescenti di oggi un senso profondo della vita, la scoperta di uno stile sano di affrontare l’esistenza. Hanno perso il gusto del divertirsi in maniera equilibrata. Lo testimonia il fatto che il bere del sabato sera abbinato spesso a pasticche di ectsasy è per loro un comportamento abituale, la loro forma di socializzazione e di euforia. Ma in realtà è uno pseudo divertimento pericolosissimo per i danni irreversibili che ne derivano anche al sistema celebrale e ai loro organi del corpo stesso. Le statistiche riportano che più del 75 per cento dei giovani tra i 14 e i 18 anni hanno bevuto almeno un superalcolico nella loro breve vita. Costituisce un eccezione chi non lo fa. A tutto questo si aggiunge la nascita e il proliferare di sempre più nuove sostanze stupefacenti e la loro immissione a basso costo sul mercato. Ecco perchè è importante prevenire, informare far conoscere ai ragazzi e alle loro famiglie la complessità e i danni  che derivano dall’assunzione di sostanze stupefacenti e individuare negli adolescenti i comportamenti a rischio. Credo come asssessore ai servizi sociali che la migliore prevenzione sia l’educazione, un corretto e sano di stile di vita.Come nuova amministrazione abbiamo aderito al protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrastro del fenomeno della dipendenza giovanile da sostanze stupefacenti che verrà da me stessa siglato domani mattina in prefettura a Macerata. Un piano d’azione che con la partecipazione dei dipartimenti delle dipendenze patologiche, della procura, della questura, delle forze dell’ordine, dei dirigenti scolastici, delle comunità locali e delle associazioni di volontariato tra l’altro qui stasera presenti ha l’obiettivo di promuovere sul nostro territorio provinciale e adesso anche nel nostro comune un processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione rispetto al problema delle dipendenze in modo da attuare una congiunta strategia basata sul coinvolgimento delle famiglie e degli educatori. Proprio la settimana scorsa con l’assessore ai servizi educativi e formativi Piergiorgio Balboni sono stata in prefettura dove il vice prefetto la dottoressa Tombesi dietro richiesta dell’amministrazione comunale ha radunato a questo tavolo di lavoro le forze dell’ordine carabinieri, questura e finanza insieme ai dirigenti degli istituti scolastici delle superiori di Civitanova che sono stati molto aperti e favorevoli alla richiesta che come amministratori abbiamo fatto di incrementare i presidi delle forze dell’ordine fuori le scuole della nostra città. Crediamo nella divisa come deterrente, come presenza che possa testimoniare ai ragazzi la presenza delle regole, del controllo e dunque della repressione di comportamenti alterati. Abbiamo pensato a far entrare le forze dell’ordine nelle scuole con i cani negli orari in cui nn ci sono i ragazzi in modo da individuare eventualòi nascondigli. Riteniamo inoltre che la migliore prevenzione sia l’educazione Per questo abbiamo pensato a dei corsi per genitori che si terranno da dicembre a maggio, una volta al mese nei locali della sala della biblioteca Zavatti. Seminari a sostegno della genitorialità tenuti dalla ditta PRAXIS di Macerata dai suoi esperti psicopedagogisti che hanno lo scopo di creare momenti di incontro grazie ai quali lo spazio agito diventa luogo di autovalutazione dove i genitori possano trovare una risposta ai bisogni genitoriali, divenendo più consapevoli dei bisogni stessi, ricercando strategie di fronteggiamento ai problemi educativi. Corsi per far migliorare la relazione del genitore con il proprio figlio, per ristabilire nella famiglia un clima di fiducia, di rispetto e di chiarezza con le finalità di dare consapevolezza all’identità di educatore, di far conoscere le problematiche legate al rapporto genitore figlio, di far conoscere meglio le varie fasi dell’età evolutiva, per porre attenzione all’importanza della comunicazione e infine per prevenire i comportamenti a rischio. Inoltre sempre in collaborazione con l’assessore Balboni al teatro Rossini il 6 dicembre abbiamo previsto uno spettacolo di prevenzione, la prevenzione che dà spettacolo. Il teatro reality promosso dalla comunità di San Patrignano dal titolo RAGAZZI PER MALE a metà strada tra rappresentazione teatrale e talk show che attraverso il racconto di storie vere i ragazzi parlano ad altri ragazzi, tra canzoni e parole, spettacolo e approfondimenti, per parlare di droga da una prospettiva diversa e insolita: quella di chi il problema l’ha conosciuto vivendolo in prima persona con l’intento di scalfire nei giovani quel senso di onnipotenza connesso all’uso di sostanze stupefacenti denunciando l’allarme e la pericolosità che ne deriva dall’asunzione di droghe. Uno spettacolo destinato agli studenti della terza media e del primo biennio delle superiori. In ultimo ringrazio il sindaco, il vice prefetto La dott.ssa Tiziano Tombesi,la giunta qui in buona parte presente, la presidente della commissione del socila Mirella Franco che in questo percorso mi ha incoraggiata e sostenuto e ringrazio il direttore del Sert coordinatore del dipartimento dipendenze asur area vasta 3 il Dott Mario De rosa che ogni giorno con la sua equipe assista e pone in atto interventi riabilitativi e di recupero ai tossicodipendenti e a sostegno delle loro famiglie e del reinserimento sociale del giovane stesso. Ringrazio anche Josè Berdini presidente della comunità locale pars e le varie associazioni di volontariato che ho avuto il piacere di conoscere e che prestano aiuto e soccorso con impegno, costanza e partecipazione umana e solidale qui nella nostra realtà territoriale. Ricordo il business della droga, il marketing e gli interessi economici che purtoppo gravitano intorno a queste problematiche. Ricordo e ne sono fermamente convinta che speculare su un giovane tossicodipendente e alimentare uan rete di business e a di giro di denaro sulla droga indigna e rappresenta un’ oscenità un reato grave e  inaccetabile come l’abuso su un minore, alla stessa stregua di un raeato di pedofilia. Ma il messaggio che bvogliamo pèortare questa sera è un messaggio positivo Vogliamo dire che le Istituzioni ci sono, sono vicino alle nuove generazioni e alle loro famiglie . Un messaggio positivo che è racchiuso tutto nel titolo che ho dato a questa campagna DIPENDI DA TE puntare sull’educazione e sulla crescita sana dei ragazzi accampagnandoli nella crescita in maniera sana equilibrata rendendoli gli uomini e le donne di domani che sanno fcredere in sè stessi chenon hanno bisogno di dipendere da niente e da nessuno che non sia la propria stessa persona. Dietro le dipendenze sono racchiuse varie fragilità umane ma nel recupero e nel ritorno alla vita reale c’è la possibilità di testimoniare una grande forza e la capacità di scegliere e di vivere la propria vita”.

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