DEDICATO A BAUMAN IL SECONDO APERIFESTIVAL

image89È considerato una star internazionale nel campo della sociologia. Polacco di famiglia ebrea, in pensione dal 1990, dopo aver insegnato prima all’Università di Varsavia, poi a Tel Aviv, infine dal 1972 all’Università di Leeds in Inghilterra, è arrivato alla veneranda età di 88 anni con una serie interminabile di libri pubblicati, diventando un punto di riferimento per la cultura mondiale.
È Zygmunt Bauman, teorizzatore della “modernità liquida”, l’ospite sicuramente più atteso di Futura Festival 2014, che è stato introdotto nel secondo appuntamento degli Aperifestival da Luca Recchi, il giovane ricercatore civitanovese che a soli 27 anni si destreggia con padronanza tra filosofia e sociologia.
Affiancato dal Direttore Artistico Gino Troli e dal Presidente della Biblioteca Marco Pipponzi, davanti a un pubblico attento e curioso, Luca Recchi ha spiegato l’analisi sociologica di Bauman in risposta alla fase indefinita della società dopo il crollo del muro di Berlino e il conseguente dissolvimento delle grandi ideologie, dei grandi partiti, delle fabbriche, di tutto ciò che poteva essere considerato solido: la cosiddetta postmodernità che altri pensatori definiscono modernità riflessiva, modernità tarda. Bauman la definisce con una felice espressione “modernità liquida”. Non esistono più un tempo e uno spazio definiti, i legami familiari sono sempre più flessibili, tutto cambia troppo rapidamente. L’avvento del web e l’uso errato che se ne fa ha portato a una liquefazione dei legami sociali. Se nel 1980 Bauman si era schierato contro l’uomo a dati, a numeri, sostenendo che l’uomo deve essere colto nella sua interezza, oggi si schiera contro facebook, ritiene che sia un abbaglio, che destabilizza la vita sociale concreta, che i contatti che si hanno non possono essere considerati amicizie. Il rischio è quello della degenerazione che può essere evitata soltanto facendo leva sul proprio senso di responsabilità.
Un ricordo particolare Luca Recchi lo ha dedicato a Janina, moglie di Bauman, scomparsa pochi anni fa che ha vissuto nella sua adolescenza l’esperienza terribile della reclusione nel ghetto di Varsavia. Una condivisione e una influenza esistenziale che ha portato Bauman a volersi occupare dell’uomo con la “u” minuscola, del singolo individuo.
Zygmunt Bauman sarà ospite del Futura Festival venerdì 1 Agosto alle ore 21.00 in Piazza della Libertà a Civitanova Alta e interverrà sul tema “Un decalogo per il futuro”.
Il prossimo Aperifestival è per giovedì 17 luglio alle 18.30, dedicato a un altro grande ospite: George Ritzer.

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