RENDICONTO 2010: LA CORTE DEI CONTI “INDAGA”

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Cosmari e consulenze legali ed altro ancora. Dopo mesi e mesi di polemiche tra l’attuale maggioranza e l’opposizione, ora è la Corte dei Conti a volerci vedere chiaro.
Il Sindaco di Civitanova Tommaso Claudio Corvatta è stato infatti convocato ad Ancona per rendere conto dei bilanci del 2010 oltre che per i bilanci di alcune società partecipate tra cui l’Atac e le Farmacie Comunali.
La Corte dei Conti ha inviato al Comune un voluminoso plico con molte osservazioni e richieste di chiarimento evidenziando la possibile sussistenza di gravi irregolarità conseguenti al mancato rispetto della normativa in materia di assunzioni di personale. Inoltre sono stati chiesti chiarimenti sulla rinegoziazione dei mutui e su molte altre questioni che non riportano secondo la Corte dei Conti così come emergerebbe nella relazione dell’organo di revisione sul rendiconto 2010. Il Comune è stato chiamato a rispondere nella riunione collegiale che si è svolta oggi alle osservazioni integrative che il magistrato istruttore ha formulato. Si è anche discusso dei debiti fuori bilancio e del perché siano rimasti nei cassetti del Comune per così tanti anni. Gran parte dei rilievi si soffermano poi sui dati delle Partecipate che hanno gestioni fallimentari con disavanzi notevoli. La Corte dei Conti ha dunque messo sotto i raggi x i conti del Comune nel periodo (2010) delle amministrazioni del Sindaco Mobili  in quanto di irregolarità e di incongruenze ve ne sarebbero veramente tante come dimostrerebbero le tante pagine scritte. “La Corte dei Conti -ha detto Corvatta- ha fatto obiezioni sulle stesse procedure che noi al momento dell’insediamento segnalammo, tanto che ora per quanto riguarda le parcelle legali tutto verrà girato d’ufficio in Procura per un necessario approfondimento. Corvatta si è detto molto preoccupato in quanto “la responsabilità di una gestione economica e finanziaria così cretiva (quella dell’amministrazione Mobili ndr)”, ricadrà su di noi.”
Ora non resta che attendere che venga fatta la tanto auspicata chiarezza sperando che il Comune non rischi la paralisi finanziaria.

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