DALLA REGIONE CRITERI OGGETTIVI PER LA SEDE DELL’AREA VASTA

42-18085121“Uno scippo con il quale si cerca di ritornare agli anni ’80, quando Civitanova era completamente succube e schiava di Macerata. Ricordo che la direzione era già a Civitanova. Si tratta di un pesante schiaffo politico e amministrativo che annulla una battaglia vinta quando ero consigliere regionale. Ora è chiaro che Civitanova non conta nulla a palazzo Raffaello. Un dato su cui la classe dirigente cittadina in toto deve riflettere”. Così Ottavio Brini è intervenuto sulla questione dell’Area Vasta.

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Non si è fatta attendere la reazione dell’assessore regionale Sara Giannini che a sua volta replica: “ Come sempre le elezioni allertano gli animi. E Brini non fa eccezione alla regola. La Giunta Regionale delle Marche ha utilizzato un criterio oggettivo per la definizione delle cinque aree vaste: collocarle nei capoluoghi di provincia tranne che per le due città, Ancona e Pesaro, già sedi delle aziende ospedaliere. Brini ipotizza che si vogliono rafforzare i comuni “rossi”; niente di più falso. La decisone della Giunta, infatti, riguarda anche Ascoli Piceno e Fano, entrambe governate dal centro destra che diventano sedi di area vasta. Mi risulta che il Pdl affermi la necessità di “un ‘azienda in ogni provincia con personalità giuridica” e mi domando quali dovrebbero essere stati i criteri oggettivi della collocazione delle sedi delle aziende ipotizzate dal pdl se non nei capoluoghi di Provincia? Infine, se si ritiene cosi importante essere sede di area vasta mi chiedo come mai il sindaco di Civitanova Marche, Presidente della conferenza dei sindaci della ex zona 8 e sede del coordinamento dell’ area vasta, nell’arco di un anno ha riunito la conferenza solo una volta?

Nel merito: nei prossimi mesi dovremo affrontare scelte importanti e strutturali.Trasferimenti di risorse: 200 milioni di euro in meno di trasferimenti statali in tre anni per la sanità marchigiana nella finanziaria approvata dal presidente Berlusconi e dal centro destra e attualmente il Governo sta anche discutendo se concentrare questo taglio in due anni anziché in tre.

Personale: sul versante delle assunzioni attualmente la legge nazionale prevede che per ogni dieci dipendenti che vanno in pensione si possa procedere solo a due nuove assunzioni. Le Marche, e solo fino al 31 dicembre prossimo, hanno potuto aumentare a 7 nuove assunzioni ogni dieci pensionamenti solo perché siamo una delle poche Regioni con i conti in equilibrio. Attualmente il Go verno sta discutendo di un blocco totale delle assunzioni nel prossimo triennio. Per la nostra Regione ciò significa 750 dipendenti in meno, e soprattutto nel campo delle professioni sanitarie .

Strutture: si prevede nel patto della salute già approvato nella finanziaria dello Stato che dovrà essere ridotto il 24% delle strutture complesse, (tecniche, amministrative e sanitarie) , e se le Regioni non daranno corso a tali provvedimenti saranno penalizzate con ulteriori tagli ai finanziamenti statali.

Di fronte a questo scenario riguardante la sanità e in generale la situazione del nostro Paese che in questi giorni si sta facendo sempre più drammatica , Brini cerca di distogliere l’attenzione dei cittadini dalla responsabilità del suo partito e del suo governo sulle scelte sopradescritte le quali stanno mettendo in serio pericolo la sanità pubblica che, invece, la Regione Marche sta difendendo da anni con le unghie e con i denti, riducendo il tutto ad una battaglia di campanile su dove fisicamente è collocata la sedia del direttore. Invece io credo che dovremo pensare a come la provincia di Macerata, con i tagli obbligati dal Governo a risorse , strutture e personale, immagina la sua proposta sanitaria avendo come obiettivo l’ efficienza delle strutture che devono dare risposte ai cittadini malati e alle loro famiglie e come Civitanova Marche rientri in questa discussione da protagonista e con un livello alto di proposta e di confronto e non riducendo sempre tutto alla polemica del bar.

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Sull’argomento è intervenuto anche Sergio Cognigni, consigliere comunale del Pd di Civitanova: “Molto più umilmente rispetto a Brini e Corallini non sono in grado, a priori, di condannare l’operato della REGIONE sulla nuova localizzazione, a Macerata, della direzione territoriale dell’AREA VASTA. Con i sui limiti e non poche contraddizioni il governo regionale è riuscito negli anni in un processo di risanamento, certamente non facile, collocando la Regione Marche ai primi posti della classifica nazionale per efficienza e qualità nel settore sanitario, anche dopo i tagli fatti e in corso d’opera che il governo centrale vicino a Brini e Corallini ha deciso per gli Enti locali. E’ opportuno ricordare che il servizio sanitario assorbe più dell’85% delle risorse regionali di bilancio e a volte le scelte debbono essere anche impopolari ma sempre a beneficio della collettività. Guardare sempre e comunque il proprio orticello non è mai la strada giusta. Se la scelta fatta dalla Regione, porterà un beneficio economico e di qualità a tutti i marchigiani sarà certamente una scelta giusta, nel caso contrario i cittadini quando saranno chiamati alle urne faranno le loro considerazioni. All’ex consigliere regionale Brini vorrei ricordare che proprio con questa politica di non ammettere mai i propri errori e difendere comunque uno status-quo, lui come Presidente delle FARMACIE COMUNALI SPA ha “REGALATO” a Civitanova un bilancio 2010 con una perdita di € 39.322,00 ; l’anno precedente il bilancio 2009 aveva chiuso con un utile, anche se molto risicato, di € 63.999,00. La PARFARMACIA, voluta da Brini e dalla sua maggioranza, da noi fortemente osteggiata, è stata da diversi mesi smantellata, della gara per l’affidamento a terzi della gestione, scaduta il 23 Giugno 2011 il Presidente Brini si è guardato bene di comunicare alla città il disastroso esito, dell’affitto di € 3.116,68 mensili, che stiamo ancora pagando alla proprietà del locale in C.so Umberto I°, Brini non né parla né ci dice quando finirà questo impegno per i cittadini civitanovesi. Le uniche certezze sono che l’ex consigliere comunale, come d’altro canto anche tutti gli esponenti del mio e di tutti gli altri partiti, ha percepito e percepisce buone uscite, vitalizi, emolumenti per il ruolo ricoperto al momento mai agganciati ai risultati ottenuti. Questi sono numeri e come sempre i numeri non sono soggetti ad interpretazione.”

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