“Non sono tollerabili le menzogne del ministro degli esteri Franco Frattini e per questo nel mio intervento di oggi alla Camera ho chiesto e preteso le sue scuse. La dichiarazione del ministro fatta ieri sera nella trasmissione tv di La 7 ‘Otto e mezzo’ ci lascia esterrefatti. Per noi dell’Idv sentir dire che le Marche, per via dell’alluvione, non vogliono accogliere “nemmeno un profugo” è assurdo e oltretutto falso.” Così ribatte l’onorevole David Favia alle dichiarazioni del ministro Frattini che aveva annoverato le Marche tra le Regioni non disponibili all’accoglienza dei profughi.” Vorrei ricordare al ministro che non solo la nostra Regione ha già deciso di prendersi in carico circa 1500 persone, ma che, al contrario del governo Berlusconi, le Marche sono solidali e consapevoli del proprio dovere. Questo non significa, però, che siamo disposti a farci prender e in giro dimenticando anche i nostri diritti. Noi dell’Italia dei Valori -ha proseguito Favia- siamo convinti che speculare politicamente su una regione che ha avuto 3 morti e danni per un miliardo di euro significhi non avere minimamente rispetto. Non solo il governo non ha alzato un dito né tirato fuori un euro per aiutare le nostre popolazioni alluvionate, ma adesso si permette anche, dopo lo scempio del decreto Milleproroghe con la sua tassa sulle disgrazie, di schernirci attraverso le parole di un suo ministro. Per non parlare del fatto che, nel mentre il sottosegretario Letta cha ricevuto subito le delegazioni delle Marche, il ministro Tremonti e il presidente del Consiglio stanno rifiutando qualsiasi contatto istituzionale da settimane.Questa è la cifra di questo governo che non si ferma davanti a niente. E noi vogliamo prender le distanze in modo netto dalle parole di Frattini e invitare il governo, ancora una volta, ad assumersi le proprie responsabilità senza scaricare colpe e mancanze su chi invece fa onestamente il proprio dovere. Pretendiamo come minimo aiuto e solidarietà, di sicuro non il disprezzo di questo governo arrogante la cui azione e il cui federalismo non solidale sta già spaccando e sfasciando l’Italia.”
