COSMARI: IL PRIMO INCONTRO DELLA CITTA’ CON LA REALTA’ DEI RIFIUTI

discarica_rifiuti_All’Hotel Miramare di Civitanova Marche si è affrontato, per la prima volta dopo 20 anni, l’argomento rifiuti e sistema Cosmari. Tantissimi gli argomenti affrontati, dal piano industriale alla problematica legata alla raccolta differenziata, dallo spegnimento del camino dell’inceneritore e sostituzione di tale meccanismo con nuovi impianti anaerobico che prevengono l’inquinamento atmosferico alla produzione di compost per le aziende locali. Il primo punto toccato dal dott. Sparsoli, Presidente “ facente funzione “ del Cosmari, ha messo alla luce l’obbligatorietà dei Comuni, facenti parte dell’ A.T.O n° 3, di far parte del Consorzio dopo una normativa di legge regionale che ha trasformato il Consorzio da volontario ad obbligatorio. Ciò significa un’ impossibilità, per qualsiasi Comune della provincia di Macerata, di slegarsi da tale azienda pubblica subendo anche le conseguenze, in termini di monetizzazione, dei Comuni meno ricicloni della nostra provincia. Un altro punto dove si è discusso in termini più approfonditi è stato quello della discarica di Cingoli la quale avrà l’avvio ufficiale, dopo 7 passaggi giudiziari, oggi tramite ditta appaltatrice e che, proprio per i ritardi subiti, costerà ai cittadini svariati migliaia di euro in più rispetto al costo previsto per la realizzazione oltre ai costi elevati per l’appoggio, di questi anni, dei rifiuti nelle discariche di città fuori provincia. Sui costi il Consorzio ha ribadito la propria posizione confermando che le tariffe TARSU sono le più basse della regione e che il problema, secondo il Direttore Giampaoli, sta nel come viene effettuata la raccolta differenziata e nel fatto che, se tutti i comuni non si avvieranno verso la percentuale del 75 % di raccolta e separazione puntuale dei rifiuti, non si potranno avere variazioni in ribasso della stessa tassa. Si è poi entrati nel merito del Piano Industriale che il Consorzio, per legge, dovrebbe avere e che, purtroppo, non è mai stato attuato in questi anni. Il Piano attuale, che speriamo entrerà in vigore questo anno, parte dal lontano 2006 ,costerà 17 milioni di euro e prevede degli investimenti per dei nuovi impianti di separazione e lavaggio dei rifiuti e per gli impianti di smaltimento con sistemi innovativi che preverranno le emissioni di gas spegnendo definitivamente il camino. Una parte della copertura del Piano industriale sarà reperita da fondi EU messi a disposizione agli enti pubblici proprio per le scelte in materia di innovazione e ammodernamento degli impianti. Su questa tematica Giampaoli ha voluto precisare che il camino, bloccato dopo dei rilevamenti con risultati all’armanti effettuati dall’Arpam, potrebbe essere riacceso in termini di legge ma che non c’è questa volontà da parte del consorzio che vorrebbe, come spiegato prima, provvedere ad una nuova metodologia di smaltimento. Un problema esiste e segnalato più volte è quello della modalità di pesatura dell’immondizia che è, attualmente, a carico solo della Cosmari ( i camion hanno un codice ed arrivati all’impianto vengono pesati ed addebitati automaticamente al comune ) e quindi non c’è, come non c’è mai stato, un controllo accurato da parte del comune che così facendo non ha mezzi per capire la reale portata della produzione d’ immondizia ed il costo. Un altro problema serio d’affrontare e su cui si è parlato marginalmente per mancanza di tempo è stato quello del calcolo dei rifiuti effettuato per mq e non per reale consumo ed il Cosmari su questo ha dichiarato che si stanno provvedendo alla visura di nuovi sistemi per il calcolo del peso dei rifiuti. Si è parlato poi della produzione di Compost di alta qualità che viene sì rivenduto ma che, per la sua maggior parte, viene donato gratuitamente alle aziende locali favorendo così la produzione agricola. Un tema affrontato, soprattutto in termini di educazione e rispetto sociale ed ambientale, è quello dello spreco, in quantitativi enormi, di cibo tra cui pane, frutta intera, intere parti di carne e quanto altro che non permettono uno smaltimento idoneo e puntuale del rifiuto. Giampaoli ha portato l’esempio dei comuni da lui visitati in territorio tedesco i quali hanno un minimo spreco,un minimo scarto e una pulizia accurata del rifiuto permettendo così di formare eco-balle appetibili ai compratori e soprattutto di qualità elevata con un ritorno economico massimo. Il consorzio dai vari materiali riciclati tra cui vetro, legno e plastica, guadagna circa 2 milioni di euro l’anno cifra elevata ma ancora scarsa per le potenzialità della provincia di Macerata. Alla serata, oltre ai rappresentanti del consorzio obbligatorio, era presente il Vice-Sindaco nonché assessore all’ambiente Giulio Silenzi che ha portato le ragioni del nostro Comune riguardanti la votazione contraria al bilancio effettuata qualche settimana fa. Silenzi ha ribadito con fermezza che il Comune si vuole mettere in un’ottica diversa rispetto agli obiettivi del consorzio favorendo, da qui a qualche anno, la nuova visione della metodologia del riciclaggio e cioè quella delle discariche 0 e rifiuti 0, come da piano regionale, e che il no al bilancio è sostanzialmente scaturito dopo la richiesta, da parte del Cosmari, di altri 150 mila euro per gli adeguamenti Istat ed altre voci messe in bilancio. L’assessore ha inoltre contestato le tariffe applicate dichiarando che si dovranno rivedere le metodologie di applicazione favorendo così i comuni virtuosi penalizzando invece chi non riesce a perseguire delle percentuali alte di raccolta differenziata. Il suo intervento maggiore, sicuramente scaturito per la voglia di togliersi dei sassolini dalle scarpe, lo ha fatto sulla discarica di Cingoli la quale, ha precisato, fu cavallo di battaglia di Capponi in campagna elettorale e che, oltre alla sconfitta del centro sinistra, ha portato dei ritardi enormi e costi di gestione che i cittadini dovranno pagare a proprie spese. “ La discarica, che ho fortemente voluto anche sotto campagna elettorale, è necessaria nell’immediato per contenere i costi subiti dai ritardi e dallo stazionamento dei rifiuti fuori provincia ma non è la soluzione dei mali. La soluzione è quella di andare verso nuove politiche di smaltimento dei rifiuti e verso una nuova concezione del rifiuto stesso perseguendo gli obiettivi di rifiuto 0 e conseguentemente di discarica 0, per questo il NO al bilancio del Cosmari. Inoltre l’ente ha un CdA inadeguato e vecchio e questo che non permette un’evoluzione del sistema smaltimento”, ha dichiarato l’Assessore Silenzi. La serata si è conclusa con gli interventi dal pubblico a tardo orario ed è stata la prima di una serie d’incontri sul tema rifiuti promosso dai cittadini volti ad accrescere consapevolezza e conoscenza sulla tematica dei rifiuti e sul costo reale.

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