Vacanze vacanze’, vacanze. E’ già novembre ma programmare qualche viaggio non sembra essere fuori stagione. Passata l’estate si avvicinano le festività natalizie, altra ghiotta occasione per prendersi qualche giorno di sano riposo o avventurarsi verso nuove mete da usi “Cerca su internet e vedi il sito”, il #cosechesidicono di questa settimana conferma, anche nel nostro piccolo, la tendenza a usare la rete per raccogliere, informazioni turistiche: secondo i dati più recenti circa il 50% dei viaggiatori.
Non occorre qui ripetere quanto sia importante per l’Italia il settore turistico, basti ricordare che vale il 10.1% del Pil e garantisce il 12% dei posti di lavoro. Sono stati pubblicati in questi ultimi mesi vari interventi di Annamaria Testa, pubblicitaria e docente di comunicazione alla Bocconi, che denunciano alcune mancanze italiane in un ambito molto strategico come appunto quello del turismo. Una su tutte l’assenza di un sito ufficiale: Italia.it costato 20 milioni di euro, è stato chiuso nel 2014 ma è ancora visibile, quindi riporta informazioni non aggiornate.
Ma com’è la situazione nel nostro territorio?
Proviamo a cercare attraverso google la parola “turismo” combinata con la città di cui vogliamo informazioni e segliamo Recanati, Porto Recanati, Macerata e ovviamente Civitanova. Di queste tutte hanno un sito dedicato tranne Macerata che rimanda al sito istituzionale del Comune.
L’accessibilità con altre lingue è limitata all’inglese (la Spagna ne ha 32) e si trova solo nei siti di Porto Recanati e Civitanova, manca in quelli di Macerata e Recanati.
La qualità delle immagini, aspetto fondamentale per creare attrazione, non è molto alta, ma mentre Porto Recanati propone una serie di gallery e un virtual tour, Recanati si limita alle quattro schermate tematiche della home e con molto, anzi troppo testo nei vari collegamenti: leggere tutto l’elenco delle opere leopardiane farebbe desistere chiunque; a suo favore la possibilità di scaricare una applicazione con molti altri contenuti. Civitanova è la più multimediale con video e foto, ma manca una selezione adeguata, sono troppe e gran parte ripetitive e inutili, il sito non è un archivio.
Per quanto riguarda il cibo Porto Recanati lo inserisce tra la voce “arte e cultura” ma poi non offre contenuti. Recanati si concentra su olio e vino indicando dove è possibile reperirli. Civitanova aggiunge una ricetta tipica quella del Brodetto di pesce. Per tutti mancano immagini diciamo appetitose.
Tutto il nostro territorio è costellato da aziende riconosciute oltre i confini nazionali e spesso quello dello shopping è un motivo di viaggio, invece nessuno dei siti che stiamo guardando ci propone un itinerario ad hoc.
La possibilità di prenotare direttamente la offre il sito di Civitanova che già nella home ha la scheda compilabile, Recanati rinvia alle singole strutture, così come Porto Recanati.
La scelta di presentarsi con un logo la fa solo Porto Recanati. Un rinvio alle pagine social è presente solo nel sito di Civitanova.
Sono solo alcuni aspetti dei siti che raccontano il nostro territorio e che dovrebbero essere sia informativi sia attrattivi ma soprattutto degli strumenti utili per un turismo che è sempre più legato al concetto di esperienza. A voi le riflessioni.


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