#COSECHESIDICONO…BARBECUE E ADOLESCENTI

Il #cosechesidicono di questa settimana nasce da quella che definirei una esperienza istruttiva: imbattersi in un gruppetto di adolescenti maschi alle prese con temi scolastici, cibo e vacanze. Tra lo stupore per alcuni insegnanti che si ammalano troppo poco e quindi garantiscono la loro presenza in classe con eccessiva assiduità e l’organizzazione puntuale e rigorosa per trascorrere una notte in massa in un’unica stanza distesi tra divano e pavimento, il tema forse più intrigante mi sembra essere quello del cibo, come occasione di convivialità per sentirsi già grandi: “Dove organizziamo il prossimo barbecue?”.
Una tradizione che risale alla notte dei tempi, alla nascita del fuoco quando l’uomo primitivo si grigliava il frutto della propria caccia, diffusa in tutto il mondo, tanto che alcuni ristoranti ad esempio in Corea hanno previsto delle griglie a ogni tavolo per permettere ai clienti di seguire direttamente la cottura della propria pietanza preferita e non basta, mettono anche a disposizione delle sacche per riporre i propri abiti ed evitar loro di impregnarsi di puzza di carbonella. E’ anche una delle peculiarità ora del cibo da strada. Dalla strada al giardino o al parco il passo è breve, tra salsicce, bistecche, arrosticini, spiedini e perché no anche pomodori, peperoni, funghi, patate e ovviamente il pesce.
In Italia è anche il tema di un Festival, Piacere Barbecue che si svolge ormai da quattro anni a Perugia, definito “un viaggio di braciere” o festival dal cuore “ardente” che propone competizioni “roventi” in un clima “incandescente”: 500 quintali di legna, 400 kg di combustibile, 2500 kg di carbonella per circa 90 barbecue. Per gli interessati la prossima edizione si svolgerà dal 10 al 19 giugno 2016. E non poteva mancare un programma televisivo ad hoc “Il re della griglia”, altra competizione di successo ad alta temperatura.
Tornando all’alimentazione e gli adolescenti è recente la presentazione di una ricerca elaborata dalla Società italiana di medicina dell’Adolescenza in collaborazione con Coop e presentata lo scorso settembre a Expò, dalla quale emerge che circa il 70%-80% degli adolescenti conosce la presenza di proteine, vitamine, e carboidrati in un alimento ma sulle abitudini alimentari è necessario ancora qualche passo in avanti: il 35% salta la colazione, la maggioranza non ha una alimentazione variata, è basso il,consumo del pesce, 7,3%, arriva al 40% quello della verdura, al 54,4% la frutta, al 69,6% quello della pasta.
Gli adolescenti dimostrano una certa curiosità per la cucina etnica, la più sperimentata è quella cinese al 37%, seguita da quella mediorientale al 29%, ma se devono scegliere di trascorrere una serata in compagnia la preferenza continua ad andare alla pizza con una percentuale del 48%, fast food e kebab seguono al 30%.
La regola principe dei cinque pasti al giorno è seguita soltanto dal 32%.
Adolescenti croce e delizia dei genitori che per non lamentarsi troppo dovrebbero semplicemente iniziare a dare il bon esempio anche in fatto di cibo.
Buon appetito!

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