“E’ evidente che Brini è dotato di uno spiccato senso di autoironia. E’ chiaro anche ad un bambino che il presunto utile di 57 mila euro per 5 farmacie è un risultato del tutto insoddisfacente. Quando poi chiede chiarimenti in merito alla mancata stipula del contratto per la farmacia n.3 assurge a vette inarrivabili di tale arte, visto che da solo tale contratto azzererebbe o quasi il presunto utile.” Così il sindaco di Civitanova risponde ad Ottovio Brini in merito alla questione delle farmacie. “Se ci sono domande da fare in merito alla gestione delle farmacie comunali non spetta certo a Brini porle, prosegue Corvatta. Gli unici autorizzati a chiedere risposte su come è stata amministrata in questi anni l’azienda pubblica sono i cittadini, che con le proprie tasse hanno pagato le scelte del centro destra, culminate in perdite di bilancio o in risicati utili perché in casa del Pdl e alleati si è pensato più alle logiche partitiche che economiche. Ecco perché appare ridicolo il vantarsi di Brini dell’utile di 57 mila euro del 2012 che la sua gestione raggiunge solo grazie a un rimborso di tasse (Irap) accordato dallo Stato e riferito a più anni passati. Il paradosso è che nella prima stesura di bilancio approvata e presentata da Brini e dal suo Cda delle Farmacie erano stati caricati due volte costi relativi al personale e solo quando ho chiesto ragione di alcune cifre e’ spuntato fuori l’errore.
Sulla gestione del personale inoltre gravano ancora molte ombre e dubbi che non permettono allo stato attuale di sciogliere le nostre riserve, tanto è vero che l’approvazione del bilancio è stata rimandata per una seconda volta in attesa di ulteriori chiarimenti. E questo dice molto. Quindi sono Brini e il centro destra che devono rispondere a domande sulla gestione di una azienda appesantita da scelte scellerate e penalizzanti, su tutte ricordiamo la fallimentare apertura di una parafarmacia subito chiusa sotto i colpi di pesanti perdite di bilancio, per decine e decine di migliaia di euro, riversate sulle tasche dei civitanovesi.
In un momento di crisi economica profonda con un bilancio comunale appesantito da centinaia di migliaia di euro di spese ingiustificabili lasciate dai compagni di partito dell’ex presidente, l’utile che sarebbe stato legittimo aspettarsi dalle farmacie comunali avrebbe contribuito invece ad alleviare le tasse che gravano su tutti noi cittadini.”
Da “IL RESTO DEL CARLINO” del 30 marzo