CORRIDONIA “DIALOGHI” RIUSCITO INCONTRO DI TRE PITTRICI

L’evento pittorico: “ Dialoghi: il tempo, il segno, il gesto”, allestito nello Spazio Espositivo CRAZI di Corridonia e che ha visto la partecipazione delle pittrici Alda Carletti, Manuela Cerolini e Lucia Spagnuolo, conclusosi il primo maggio, è stato salutato da un pubblico numeroso e con una nutrita presenza di artisti, collezionisti ed appassionati provenienti anche dalle Provincie limitrofe..
“ Dialoghi – ha scritto il curatore della rassegna e critico Daniele Taddei – è stato il riuscito incontro di tre personalità artistico – culturali del nostro territorio che hanno dialogato in armonia, con assoluto rispetto, favorendo il pubblico nell’approfondimento delle ricerche, delle sperimentazioni, delle innovazioni.
E’ stato proprio il loro breve racconto a rendere la manifestazione più coinvolgente”.
Taddei si è proprio soffermato su questi racconti, dai quali, come si potrà leggere, emergono delle sfaccettature di vita e soprattutto il ricordo degli inizi di un’attività che identifica la bellezza, che, notoriamente, non ha scadenza.
“Ada Carletti – ha scritto, ad esempio Taddei – con oltre cinquanta anni di attività, ha ricordato gli anni dell’Accademia di Macerata con l’allora direttore Remo Brindisi e i suoi compagni di esposizioni come i noti artisti Eraldo Tomassetti e Virgì Bonifazi, solo per fare due nomi. La pittrice ha trasmesso a tutti presenti la grande energia e la carica emotiva che sono i veri ingredienti della sua attività,che non subisce soste, anzi lei è sempre lì ad osare a prenderci per mano per accompagnarci nel suo mondo fantastico, ricco di simbologie e di legami con la storia e la letteratura”.
“ Lucia Spagnuolo – ha invece riferito Taddei – , ha sorpreso tutti con la propria carica di vitalità, con il suo modo leale e diretto di raccontarsi. Dalle prime esperienze in terra di Puglia dove la grande passione del dipingere l’aveva portata all’arte decorativa, all’ Accademia di Macerata ed all’incontro e frequentazione di Paolo Pasotto, uno degli ultimi interpreti dell’Ultimo Naturalismo, ideato e animato dallo storico e critico Francesco Arcangeli. Molto toccante è stato questo racconto della Spagnuolo, che ha voluto ringraziare l’artista bolognese per sui suggerimenti, per i suoi pensieri filosofici, per le sue esortazioni che hanno modificato il proprio modo di esprimersi, dove ora la velocità del gesto, l’armonia cromatica, il movimento delle forme, crea immagini inconsuete, immaginifiche, “paesaggi” che appartengono a quel “ ultimo naturalismo” di cui lei è una delle poche testimonianze”.
“ Manuela Cerolini – ha scritto, infine il critico maceratese – aveva il compito più arduo, ovvero quello di parlare dell’arte calcografica, nel suo caso incisoria, non tanto sotto il punta di vista tecnico, ma per il differente approccio all’opera ed al nobile supporto, non sempre riconosciuto, che è la carta. Anche lei con diploma dell’Accademia di Belle Arti di Macerata ha ricordato i suoi insegnanti dai quali ha appreso tutti i consigli e suggerimenti per affrontare la lastra di turno, sia questa di rame che di alluminio. Ma anche lei, come succede nella storia dell’arte, ha avuto l’incontro che poi è stato determinante per il proseguo della sua esperienza, quello con l’artista civitanovese, Pietro Capozucca. Questi scomparso in giovane età è stato uno dei punti fermi dell’arte incisoria del nostro territorio, riconosciuto anche per l’attività pittorica”.
Nella foto: un momento dell’inaugurazione

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