“Ho trovato un ragazzo di 28 anni che sta vivendo un dramma. Non dorme e mi ha detto: ‘chiudo gli occhi e vedo sangue, la mia vita e’ finita con la lorò”. Lo ha riferito l’avv. Domenico Biaco che oggi ha visitato in carcere Abdul Alili, il macedone accusato dell’omicidio di Paolo Marconi, 83 anni, e Ada Cerquetti, 73 anni, uccisi a coltellate domenica scorsa nella loro abitazione nelle campagne di Montelupone. “Non ha paura del carcere. E’ preoccupato per la sua famiglia (ha moglie e tre figli piccoli; ndr) e per quella della coppia. Tra l’altro conosceva uno dei due generi. Insomma – ha aggiunto il difensore di Abdul – sta prendendo coscienza di quello che ha fatto, anche se la mia impressione è che abbia detto solo una parte di verità. Intendiamoci, non voglio dire che sia estraneo ai fatti, ma mi domando come mai quando ha chiamato in causa i due marocchini la sua versione è stata dettagliatissima, mentre il racconto con cui si è autoaccusato é pieno di lacune”. Domani ci sarà l’udienza di convalida. Nel pomeriggio, intanto, si è conclusa l’autopsia delle due vittime, che ha confermato sostanzialmente le risultanze della ricognizione cadaverica. La donna, che è stata aggredita per prima, è stata raggiunta da fendenti al torace, alla schiena e alla gola, mentre il marito è stato accoltellato alle spalle. Abdul è risultato positivo alla cocaina.
