Concessioni demaniali … la battaglia comincia a dare qualche risultato. E’ stato il ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto ad aprire ieri uno spiraglio, avvalorando la battaglia ingaggiata dai bagnini contro la direttiva Bolkestein, il decreto legislativo n. 94 del 23 aprile 2010, disposizione che ha come obiettivo quello di facilitare la circolazione di servizi all’interno dell’Unione Europea, dunque la liberalizzazione delle concessioni demaniali. Cosa che, a detta degli economisti aumenterebbe l’occupazione ed il Pil dell’Unione Europea con la libera circolazione dei prestatori di servizi. Chi ha lavorato 20, 30 o 40 e più anni per avviare un’attività però a questa direttiva non ci sta, perché vede compromesso il lavoro di una vita. Sono insorti da tempo gli operatori balneari in difesa del loro lavoro. I risultati fino ad oggi raggiunti riguardano la deroga per l’applicazione della direttiva al 2015. Ma 4 anni non bastano, si guarda al futuro e dunque la lotta continua. Ai concessionari di spiaggia si stanno affiancando anche i titolari dei cantieri navali del Porto di Civitanova Marche. Il ministro Raffaele Fitto ha accolto proprio ieri le richieste del SIB Marche. Secondo il Coordinatore regionale SIB Claudio Pini, il ministro si sarebbe impegnato a proporre in Consiglio una deroga alla Bolkestein per le imprese turistico ricreative al fine di poter arrivare alla riforma delle concessioni attraverso una legge quadro nazionale, votata in Parlamento. Sarà pur valsa a qualcosa la protesta nazionale del 5 aprile a Roma, nella quale tantissimi titolari degli stabilimenti balneari hanno fatto la voce grossa. Si è trattato di una battaglia pienamente condivisa anche dagli amministratori delle località costiere. A Civitanova Marche si è costituita anche un’associazione in difesa dei concessionari demaniali del porto che ha già riunito 34 i titolari di concessioni balneari.
