CON PAOLO PINTI NEI MUSEI DELLE MARCHE

Con le immagini proiettate su un ampio schermo, siamo stati con l’avv. Paolo Pinti, famoso opolologo (studioso di armi) maceratese, in visita in vari musei delle Marche, ma non solo, per ammirare in quadri famosi la presenza di armi antiche, di cui lui è un rinomato studioso a livello nazionale.
L’occasione si è presentata nell’incontro di “Armi e Arte nelle Marche”, che si è tenuto nell’accogliente sede della Cinciallegra, organizzata dal presidente del Centro Studi di Civitanova Marche, prof. Alvise Manni, e dalla presidente locale dell’ArcheoClub d’Italia, Anna Maria Vecchiarelli, che proponeva “Un viaggio per musei, chiese e castelli nel territorio marchigiano, alla ricerca di armi antiche e cose belle”. Entrambi hanno inizialmente illustrato la figura dello studioso Pinti, autore di vari libri di notevole contenuti storici e d’arte,con importanti riferimenti di datazione, al quale li lega una lunga storia di conoscenza e collaborazione.
L’illustre ospite, ha iniziato il suo racconto con illustrare quadri antichi nei quali figurano delle immagini di santi, in una delle quali è raffigurato San Paolo, con in mano una spada senza pomo, dal significato misterioso che potrebbe suggerire che non si tratta di un’arma di guerra, ma un simbolo di pace, dal momento che San Paolo era un guerriero, sì, ma non in battaglie fisiche.
L’avv. Pinti ha quindi messo in risalto non solo armi da guerra con lame piatte e senza punta, in quanto il loro uso, nelle battaglie dell’antichità, era come fendente; ma anche lame utili per tagliare legna e fascine, c’è differenza fra loro per la differenza dell’attrezzo tagliente usato, di lame con arresti per favorire la loro facile estrazione una volta conficcato nel corpo dell’avversario. Anche tante curiosità di oggetti come l’attrezzo che serviva per accendere il fuoco, che i presenti hanno potuto toccare con mani, (l’accensione del fuoco con il fiammifero è avvenuta attorno al 1830), che produceva, con l’attrito di due parti movibili di ferro, una scintilla che infiammava un particolare tessuto, e altre particolarità come la differenza fra ascia (lama di ferro ricurva) e accetta (piccola scure), ampiamente mostrate sullo schermo.
Tante curiosità, dunque, che sono state accolte con simpatia dai tanti presenti e un cordiale arrivederci. al prossimo incontro di cultura e arte che i professori Vecchiarelli e Manni, organizzeranno prossimamente.
Nella foto: Manni, Vecchiarelli, Pinto.

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