CON LA PROF.SSA PICCININI NEL FASCINO DELL’ANTICA ROMA

Altro incontro di suggestiva bellezza nel Martedì dell’Arte di ieri pomeriggio e la relatrice, la prof.ssa Jessica Piccinini, laureata in lettere classiche all’Università di Macerata e che ora fa parte di diversi gruppi scientifici, ha compiutamente illustrato, a parole e immagini, “La scultura e la pittura nell’antica Roma”, approfondendo il meritato alone di leggenda di quella che è stata la “caput mundi”.
Un susseguirsi di colonne, archi, statue, affreschi, come vedremo poi, che hanno avuto un significato decorativo e anche propagandistico. Ecco, allora la bellezza della Colonna Traiana, eretta dopo la conquista della Dacia (113 d.C.), l’Arco Traiano di Ancona (c. 100 d.C.), testimonianza di bellezza e onore della nostra regione, l’Arco Settimio Severio (202-203 d.C.), eretto per celebrare la vittoria sui Parti e tanto altro ancora.
Non solo immagini possenti e artisticamente notevoli, ma anche volti degli Impetratori, come la moneta che riproduce il viso di Augusto, in modo che tutti potevano ammirarlo e in quei lontani tempi non c’erano ovviamente mezzi di comunicazione per poterlo fare.
Per quanto è sopravvissuto nella pittura, un po’ tutto  si è dissolto con il passare dei secoli, ma le testimonianze custodite dalla lava del Vesuvio nelle suggestive località di Pompei, Ercolano, Stabia, hanno consentito di ammirare, naturalmente dopo gli scavi, la ricchezza straordinaria, in termini quantitativi e qualitativi di quanto era stato dipinto sulle pareti di abitazioni e luoghi importanti.
In definitiva, un incontro piacevole e la gratitudine espressa al termine della lectio alla prof.ssa Piccinini è stata davvero meritata (v.d.s.)
Nella foto: l’arco Traiano di Ancona.

 

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