CIVITANOVESE: UN AVVENIRE CON TANTE INCOGNITE

Non potevano esserci delle risposte precise da parte dei portavoce della Civitanovese alla conferenza stampa  che si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, nella sede amministrativa di San Marone, aperta anche ai tifosi, dal momento che la situazione della U.S. Civitanovese è molto complessa e non può essere risolta con una sbrigativa consegna delle chiavi al Comune, aspetto questo, peraltro, che il gruppo Cerolini, non ritiene percorribile.  L’incontro, che si è svolto in un clima abbastanza tranquillo e propositivo, è stato presieduto dalla vice presidente, sig.na  Maria Guseppina Marinozzi, l’avv. Domenico Basile, che sta assistendo nella vicenda giudiziaria il patron del gruppo Cerolini, unitamente all’avv.  Gabriele Tofanelli, e Antonio Cardinali, per tutti Tony, che si sta spendendo molto nelle vicende che riguardano la squadra e in special modo le vicende logistiche. Ẻ stato l’avv. Basile a portare il saluto e il ringraziamento del patron  agli intervenuti  e ha ricordato che  per la vicenda di   Giuseppe Cerolini, agli arresti domiciliarvi dal 21 luglio,  entro questo mese di novembre la Corte di Cassazione, quale ultimo grado di giudizio riguardante la situazione cautelare, sarà chiamata a decidere.  Secondo il suo parere Cerolini è innocente e la suprema corte lo riconoscerà. La rimanente vicenda giudiziaria che ha comportato 21 milioni di sequestri, la chiusura di cinquanta unità locali e il licenziamento di 250 dipendenti, avrà il suo corso giudiziario, ma non riguarderà direttamente la struttura  dell’U.S. Civitanovese, che potrà portare avanti l’attività sulla falsariga di quelle che sono state le indicazioni iniziali, quando è stata fatto l’offerta di 30 milioni per il riscatto della società e che per via di alcuni ostacoli, ancora con tanti contorni di dubbio,  non le hanno consentito di rimanere in serie D.
“Non si può disconoscere il merito che ha avuto il presidente – ha puntualizzato l’avv. Basile – di riportare immediatamente la squadra in serie D a conclusione di un esaltante campionato di Eccellenza e con la promozione raggiunta con tre giornate di anticipo.  Il presidente continua a essere vicino alla squadra, attraverso i resoconti che ha modo di seguire, e si è detto anche disposto a farsi da parte qualora il giudizio della città fosse di tale rilevanza. L’unica amarezza che sta provando è quella di non essere al momento riuscito a realizzare quanto aveva promesso. Non va inoltre ignorato il fatto che fra il campionato della scorsa stagione e l’inizio di quella di quest’anno, l’U.S. Civitanovese ha sostenuto una spesa complessiva di 400.000 euro, a fronte di una media di incassi mensili valutabili attorno ai quattro mila euro”.
Da parte della vice presidente,  ragioniera Maria  Giuseppina Marinozzi, l’impegno a rivedere urgentemente le varie situazioni contabili riguardanti la gestione della squadra, valutare quelli che sono stati gli accordi logistici con alcuni giocatori e la decisione di evitare il ripetersi di situazioni critiche, com’è accaduto con i massaggiatori, dal momento che a Campobasso nessuno è stato al seguito della squadra.
Sia l’avv.  Basile che la Marinozzi, oltre a sostenere che Giuseppe Cerolini meriti la gratitudine dei tifosi e il rispetto per il momento di difficoltà che sta attraversando,  hanno congiuntamente sostenuto il fatto che la richiesta avanzata da alcuni tifosi di portare le chiavi al sindaco, non è accettabile dal momento che il Comune si è disinteressato delle vicende della società calcistica, contrariamente al sostegno che aveva garantito nella gestione Patitucci.
Critiche anche severe da parte dei tifosi presenti, più che altro nei riguardi del d.g. Mario Cerolini, che secondo loro avrebbe disatteso le promesse  fatte ai tifosi nel corso di alcuni incontri e lasciato intendere che c’era un imprenditore interessato a prelevare la società, possibilità poi venuta a cadere.
Si va dunque avanti in un clima di difficoltà, ma proprio in un momento come questo c’è bisogno di essere uniti. Ognuno deve fare, al meglio, la propria parte.

 

 

 

 

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