CIVITANOVESE: LA VERSIONE DI BRESCIANI

image Di Vittorio De SeriisIl direttore generale Giorgio Bresciani (nella foto), torna ancora a commentare le gravi sanzioni inflitte alla Civitanovese in merito al derby di domenica scorsa, chiarendo ulteriormente la sua posizione.
“Io non ho toccato nessuno altrimenti avrei preso un anno di squalifica – ci tiene a precisare il d.g. punito con l’allontanamento dai campi fino al 24 dicembre prossimo – forse hanno sbagliato persona. Prendo comunque le doverose distanze da quanto è successo, pur essendone profondamente dispiaciuto”.
Ad avvalorare la dichiarazione del dirigente rossoblu è proprio il contenuto della sanzione che gli è stata inflitta con il comunicato ufficiale n. 26 di ieri 24 settembre, laddove è stato riportato che oltre ad essere stato: “Allontanato per avere protestato nei confronti del Direttore di gara – è detto testualmente nel documento della Lega -, alla notifica del provvedimento disciplinare, entrava sul terreno di gioco e si avvicinava a circa 30 cm dall’Arbitro rivolgendogli per ben dieci volte espressioni irriguardose. Al termine della gara, rientrava sul terreno di gioco e, reiterando espressioni offensive all’indirizzo della Terna Arbitrale, colpiva un A.A. con uno schiaffo all’altezza della nuca e dell’orecchio sinistro…”. È evidente se ci fosse stato realmente stato un gesto così grave, la squalifica avrebbe assunto proporzioni ben più gravi, rispetto ai tre mesi di interdizione che gli sono stati comminati.
Sta di fatto che tutto ciò che accade al Polisportivo viene sistematicamente esageratamente punito, per cui è subito scattata la squalifica del campo per una gara, per via del lancio di un petardo e alcuni oggetti, senza attuare il provvedimento della diffida che sicuramente è più efficace della squalifica in quanto può rappresentare un deterrente per quegli scalmanati che purtroppo frequentano non solo il Polisportivo, ma un po’ tutti gli stadi.
Inoltre, l’ammenda di 4.000 euro e il mancato incasso nel derby contro la Sambenedettese del 5 ottobre, rappresentano un danno valutabile attorno a 25.000 euro che per una società rappresenta un inciampo di rilevanti proporzioni, Ne deriva che le partite vanno vissute con uno spirito meno aggressivo, proprio tenendo conto che la Civitanovese e i suoi spettatori hanno una negativa reputazione.

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