Il portavoce oggi della Civitanovese, negli incontri del mercoledì, è stato Riccardo Cossu (nella foto) il forte centrale difensivo, nato in Nigeria ma da venticinque anni residente in Italia, per l’esattezza a Terni, la città dei nonni, e quindi con cittadinanza anche italiana. Esperienze in C1 con il Pisa e poi a Fano e si è subito trovato a suo agio in seno alla Civitanovese. Dal suo fallo domenica sul n.9 D’Antoni è nato il rigore che ha consentito alla Maceratese di raggiungere il pari “anche se si è trattato di un normale contrasto – ha ammesso – e come accade con una certa accentuazione da parte dell’avversario. Fatti di gioco che purtroppo accadono e che fanno parte di ogni partita. Certamente sulla gara di domenica è stato detto tutto e all’amarezza del risultato, completamente ingiusto, si sono aggiunte le severe decisioni di oggi. Ci attende la difficile trasferta di Chieti, in casa di una squadra che si impegnerà al massimo. Sarà perciò una guerra, ma noi siamo convinti di essere una squadra forte, per cui saremo all’altezza della situazione. Abbiamo riflettuto su quelli che possono essere stati contro la Maceratese i nostri errori e perciò a Chieti dobbiamo innanzitutto cercare di limare i nostri difetti. Ci stiamo preparando con il massimo impegno, stando vicini ai più giovani che rappresentano una componente molto importante di ogni squadra e per questo cerchiamo di aiutarli a superare i momenti di difficoltà. Il bello del calcio è quello che ogni partita ha una storia a sé e con questo spirito ci recheremo a Chieti per fare la nostra bella figura”.
