CIVITANOVA, SI SPACCIA PER MAGISTRATO DELL’ANTIMAFIA. CONDANNATA A SEI MESI DI RECLUSIONE

magistratoSei mesi di reclusione e pagamento delle spese processuali, con pena sospesa. E’ questa la condanna per Stefania Freddi, che stando all’accusa, si sarebbe spacciata per magistrato dell’Antimafia di Catania. I fatti risalgono al 12 luglio del 2006 quando, un poliziotto di Rovereto sentito per alcune circostanze che riguardavano un procedimento penale pendente all’epoca dei fatti alla Procura di Macerata nei confronti della Freddi e di un’altra persona, aveva reso false dichiarazioni in ordine a fatti accaduti a Civitanova il 21 settembre del 2005. Il poliziotto avrebbe anche dichiarato di aver ospitato la Freddi a casa sua a Rovereto dal 19 al 29 settembre del 2005, mentre, in realtà, la donna, in uno di quei giorni, ed esattamente il 21 settembre, era a Civitanova nello studio dell’avvocato Vannini. False dichiarazioni che sarebbero state rese con l’evidente accordo della donna, per fornirle un alibi in modo da confutare la ricostruzione dei fatti resa dalla parte offesa, ovvero l’avvocato Vannini che nel procedimento si era costituito parte civile. Secondo il giudice la condotta dell’uomo non poteva che essere stata sollecitata dalla stessa coimputata e concordata con lei. La donna è stata condannata dal giudice del tribunale di Fermo, al risarcimento dei danni arrecati alla parte civile, l’avvocato Marco Vannini e al pagamento delle spese processuali della parte civile. La donna era difesa dall’avvocato Massimo Di Bonaventura.

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