Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) interviene dopo la violenta rissa scoppiata nella notte tra il 15 e il 16 giugno sul lungomare di Civitanova Marche, trasformato in un “teatro di panico” da gruppi di adolescenti con alle spalle storie familiari e culturali complesse.
L’episodio, secondo il CNDDU, non è sorprendente per la sua gravità, ma per la sua prevedibilità, segno di un degrado già in atto: «una lenta, costante erosione del senso di comunità». Non si tratta solo di “baby gang” o “giovani stranieri”, ma di un vuoto educativo che adulti e istituzioni hanno contribuito a creare.
Il Presidente Romano Pesavento invita a non fermarsi alla repressione, ma ad affrontare il disagio giovanile con strumenti concreti: educazione civica, alleanze scuola–famiglia–territorio, progetti di cittadinanza attiva e una gestione della multiculturalità come valore, non problema.
«La violenza non nasce dal nulla. È sempre il frutto di assenze», afferma il CNDDU, sottolineando l’urgenza di ripensare l’educazione e la convivenza civile come fondamenta di ogni comunità. L’appello è rivolto alle istituzioni locali e nazionali: servono risposte culturali, non solo interventi di ordine pubblico.
CIVITANOVA, RISSA TRA MINORENNI: “LA VIOLENZA È SEMPRE IL FRUTTO DI ASSENZE”

Milano, 12/02/01: baby gang.
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