CIVITANOVA PUO’ VIVERE E QUALIFICARSI SENZA GLI 80.000mc DELL’AREA EX CECCOTTI

colata_cementoContinua a tenere banco a Civitanova la questione “Ceccotti” dopo che il Ministero dei Beni Culturali ha espresso parere negativo bocciando le scelte dell’amministrazione comunale che avrebbero voluto nell’area portare avanti un progetto che prevedeva la realizzazione di un grattacelo di 25 piani. Ora ad intervenire è Citt@verde che in una nota sostiene: “ In 17 anni di ininterrotto governo della città  gli  assessori all’urbanistica hanno provato a cementificare l’area ex Ceccotti per ben tre volte ma hanno sempre fallito consegnando a Civitanova un’area estremamente degradata”.

Secondo l’associazione ambientalista, i motivi di questa disfatta deriverebbero dal fatto che l’unico obbiettivo che la giunta Mobili si propone è esclusivamente quello di cementificare, coprire cioè con 80.000mc di edifici un’area strategica per la città.

“La caparbietà della giunta e dell’assessore all’urbanistica nel perseguire questo intento -scrivono da Citt@verde- non si è fermata e sembra non fermarsi davanti alle decisioni negative del Tar e del Consiglio di Stato. Le polemiche politiche, il botta e risposta del Sindaco con esponenti dell’opposizione servono solo a coprire un fallimento certificato a vari livelli istituzionali. Ora non vorremmo assistere dopo la “bottata” di slide progettuali, di voli pindarici e puerili giustificazioni propinati in consiglio comunale dall’assessore all’Urbanistica ad un nuovo progetto ex Ceccotti: il Quater.

Eppure la domanda a cui si dovrebbe dare una risposta è semplice:Può la Città vivere, qualificarsi senza che l’area ex Ceccotti venga cementificata o è indispensabile persistere su di una variante (l’ennesima) al Piano Regolatore per realizzare aldilà della forma circa 80.000mc di edifici?
Noi siamo certi che Civitanova per i problemi legati alla qualità della vita,alla tutela della memoria storica, ai servizi, all’ambiente può fare benissimo a meno. La città può fare a meno di questa colata di cemento e intanto il Sindaco metta in sicurezza l’intera area degradata adottando un progetto di riqualificazione urbanistica che punti sul recupero degli edifici storici, ai parcheggi, alla Metropolitana di Superficie, al Verde Urbano,ecc”.

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