“Con Marì de Muragna – Maria Malaccari – se ne va un pezzo di storia di questa città. Era una civitanovese vera, una persona a me cara, figlia della Civitanova popolare, di una tradizione marinara che ha incarnato con il suo carretto del pesce, che era la sua vita. Un donna semplice, che ha amato la sua famiglia e il suo lavoro, dalla forza indomita, come quella del mare, che le ha fatto sopportare pesi e fatiche. Quanta strada ha percorso, fin da bambina, spingendo il carretto che mai ha abbandonato. Anche quando la salute non l’ha più sorretta, ‘lui’ era parcheggiato sotto la sua casa, nel borgo marinaro. Ha testimoniato con la sua vita, ogni giorno, e poi come protagonista del documentario ‘Mejo de pesce che d’oio santo”, la storia dei carretti. Attraverso quelle immagini, con la sua voce, la sua indimenticabile risata, le sue lacrime di commozione, racconta la vita delle pesciarole e quell’epopea di cui lei era e resterà per sempre uno dei simboli maggiori. Sarà nostro impegno fare in modo che queste memorie non vadano disperse”.