Si chiama Futura, e vuole guardare avanti, oltre. È donna, o meglio è una bambina. È il nuovo Festival di Civitanova Marche, che apre la città al confronto e alle dinamiche di cambiamento, presentato questa mattina dal Sindaco Claudio Tommaso Corvatta, dall’assessore alla Cultura Giulio Silenzi, dal presidente e dal direttore dell’Azienda dei Teatri Rosetta Martellini e Alfredo Di Lupidio e dal direttore artistico della rassegna Gino Troli. “È una progetto che si espande per tutto l’anno – afferma Silenzi – e che coinvolgerà scuole, associazioni e i cittadini”.
Dall’undici al ventotto luglio, Futura festival anima l’estate attraverso le lingue della filosofia, delle scienze, della nuova cultura umanistica, della scena teatrale e musicale. Incontri, concerti, spettacoli tra Civitanova Marche e la Città Alta, dal giovedì alla domenica, per tre fine settimana. Eventi dalle 18 fino a dopo la mezzanotte, per tutti i gusti: a partire dai laboratori dell’avvenire pomeridiani, con spazi per bambini e ragazzi attraverso letture e performance, si arriva ai grandi incontri della sera per concludere la giornata con la contaminazione d’arte che cerca di toccare i confini del sentimento, tra realtà ed utopia, tra sogni e risvegli, tra un presente che appare cupo ed un futuro che ci rivede protagonisti. Noi, come essere umani. “È un evento costruito per la città – sostiene Corvatta – e che cresce con il territorio. Siamo orgogliosi di questa scelta, che sarà un investimento a base culturale anche per Civitanova stessa”.
Cinque le parole chiave che caratterizzano Futura festival: Pianeta, Visioni, Homo ludens, Humanitas ed Anima. Pianeta vede la presenza di importanti e qualificati intellettuali che si muovono tra scienze fisiche, filosofia della tecnica, mondo elettronico e digitale, anticipando le linee del mondo che sarà.
Visioni, che vede protagonista Italo Moscati, critico cinematografico e regista televisivo, mostra la forma che potrebbe avere il futuro, tra linguaggi morenti e lingue globali, passando attraverso l’arte, il cinema, la televisione. Con Homo ludens, Futura festival invita alcuni dei nostri eroi ludici a raccontare perché giochiamo e come giocheremo. Gli incontri e le conversazioni di Humanitas, programmate da Filippo La Porta, critico letterario tra i più noti e raffinati, ruotano tutti intorno alle prospettive della scrittura intesa soprattutto come elemento di resistenza, come prezioso “anacronismo” che manterrà sempre una sua funzione critica; privilegiando i generi letterari (romanzo, saggio, poesia) ma ampliando l’orizzonte verso l’etologia, la sociologia, la linguistica, l’economia.
Quindi Anima: seminari di studio, incontri filosofici, lezioni per scoprire se l’anima ha un destino e se noi viventi ne siamo coinvolti. “Futura è un laboratorio permanente, parlare di festival è riduttivo per questo progetto – dice Troli – che vede il coinvolgimento della città e un rapporto forte con l’Università di Macerata. Siamo alla prima edizione, quindi è un percorso appena iniziato e che deve crescere. Sicuramente è una manifestazione che ha il volto di tanti giovani”.
Tra i protagonisti, oltre a Filippo La Porta e Italo Moscati, il Festival svela oggi solo alcuni nomi. Paolo Di Paolo, tra i favoriti per il Premio Strega con il suo libro Mandami tanta vita; il giornalista Roberto Ippolito, al centro dell’attenzione per il volume di Chiarelettere intitolato Ignoranti, dove vengono denunciati i gravi ritardi culturali del Paese; Lucio Caracciolo, direttore di «Limes» e massimo esperto in Italia di geopolitica; le due scrittrici Lidia Ravera, famosa per il romanzo Porci con le ali, e Camilla Baresani, collaboratrice di «Sette» e «Il Sole 24 Ore»; Diego Fusaro, considerato il più brillante dei giovani filosofi e Marco Bianchi, il cuoco 2.0, che svela su Foxlife come vivere i piatti in piena salute. Insieme a tanti altri ospiti, questi otto personaggi animano le dodici serate di programmazione.
Futura Festival è organizzato dall’Azienda Speciale Servizi Cultura e Spettacolo Teatri di Civitanova e dal Comune di Civitanova Marche. “Si parla di futuro – dichiara Martellini – e non può non emozionare”.
Il conto alla rovescia è già iniziato. Futura sta arrivando.