CIVITANOVA, LA DANZA RINGRAZIA

corriere-adriatico1Una lunga storia d’amore è quella che lega Civitanova Marche alla danza, dilagata fino ad assumere il volto di un sodalizio che non accenna ad appassire. Che continua anzi, prodigiosamente, a rinnovarsi. Una storia d’amore che ha trovato nella diciannovesima edizione del festival internazionale Civitanova Danza appena concluso la sua massima espressione. Il sipario sulla manifestazionepromossa da Comune di Civitanova Marche, Teatri di Civitanova, Amat, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, Provincia di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e Camera di Commercio di Macerata si è chiuso mercoledì scorso al Teatro Rossini su uno spettacolo di respiro internazionale, Révolution della compagnia francese diretta da Olivier Dubois, presentato a Civitanova Marche in prima ed esclusiva italiana. Punta di diamante della proposta artistica del festival, Révolution è stato uno spettacolo esplosivo ed unico in cui dodici danzatrici hanno ballato e ‘marciato’ incessantemente in una roteazione coreografica continua sul Boléro di Ravel. Tra il nutrito pubblico in sala, che ha accolto la fine dello spettacolo con molti calorosi applausi, anche importanti critici nazionali venuti appositamente a Civitanova per recensire questo appuntamento unico.
“Il festival Civitanova Danza – ha sottolineato Gilberto Santini, direttore dell’Amat al quale è affidato il progetto artistico – rappresenta una vera e propria eccellenza in campo nazionale. La Danza ha sempre avuto un ruolo marginale in Italia, tanto che viene definita la “Cenerentola delle arti sceniche”, ma la Danza riesce a trasmettere grandi emozioni in modo diretto, senza bisogno di spiegazioni. La Danza è il corpo che si fa altro; per sua natura, riesce a diventare un punto di sintesi tra le arti che coinvolgono più forme di arte. È l’espressione di spettacolo dal vivo che riesce a coinvolgere maggiormente e che si rivolge ad un pubblico davvero trasversale. Un ringraziamento particolare va, oltre alle istituzioni che continuano a far sì che ciò avvenga, ai privati – Ica, Paciotti spa Hotel Miramare e Maxicar – che con grande impegno continuano, anche in tempi non facili come quelli che stiamo vivendo, a sostenere questo progetto.”
Numerosissimi sono stati gli spettatori provenienti da tutta Italia che hanno seguito gli otto appuntamenti del festival iniziato lo scorso 7 luglio con un vero e proprio microfestival tutto italiano dal titolo Viva l’Italia! con protagonisti Fabio Crestale e Daniele Ninarello, Aterballetto e la compagnia Dewey Dell. Mai come in questa edizione lo slogan “Civitanova Danza tutto” che da anni accompagna la programmazione di danza della città marchigiana ne ha sintetizzato il senso profondo. Se il desiderio è danzare tutto, occorre che l’energia di un gruppo hip hop (Blanca Li in scena il 14 luglio) si confronti con la perfezione di linee di grandi ballerini classici (come Roberto Bolle e i suoi straordinari compagni di Trittico Novecento in scena il 26 luglio all’Arena Sferisterio di Macerata o i Solisti de l’Opera National de Paris protagonisti il 3 agosto) o che il più “puro”spettacolo di danza (come quello di Spellbound Contemporary Ballet in scena il 12 luglio) sia accompagnato dal ritmo coinvolgente ed esplosivo dei Tambours du Burundi che hanno animato la Piazza della città alta il 21 luglio.

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